Luino | 10 Aprile 2019

Luino, la minoranza: “Dall’amministrazione Pellicini troppe promesse non mantenute”

Eccezion fatta per il consigliere Giuseppe Taldone, gli altri quattro esponenti di minoranza attaccano, chiedendo tanti chiarimenti e risposte al primo cittadino

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Le polemiche tra maggioranza ed opposizione, scaturite dopo l’ultimo consiglio comunale a Luino, sembrano non placarsi e dopo il confronto acceso in sala consiliare, il batti e ribatti tra consiglieri di minoranza e sindaco Andrea Pellicini, oggi il dibattito torna ad animarsi.

Sono infatti i consiglieri Franco Compagnoni, Pietro Agostinelli, Enrica Nogara e Giovanni Petrotta, ad intervenire nuovamente per criticare l’amministrazione Pellicini per l’operato di questi anni. Numerosi gli argomenti oggetto di critiche, con diversi quesiti posti all’attuale maggioranza.

Oltre alle domande su Palazzo Verbania, le attenzioni sono state poste sul Palazzetto dello Sport, sulle tasse, sulle condizioni delle frazioni, sui rischi riguardanti l’Ospedale, sulla carenza dei trasporti, soprattutto quelli ferroviari, sul Parco Ferrini, sulla mancata realizzazione della pista ciclabile Colmegna-Maccagno, sul futuro dell’ex area Visnova e tanto altro.

Ecco il lungo comunicato stampa inviato dalla minoranza.

Abbiamo letto con attenzione la risposta del sindaco di Luino. Ci viene attribuita come minoranza l’incapacità di fare proposte sul bilancio. Non crediamo di dover ricordare che il bilancio è nelle mani della maggioranza, e che la consigliera Enrica Nogara de “L’altra Luino” abbia espresso alcune critiche costruttive sulle quali si poteva e si doveva discutere; invece si è preferito non farlo.

Come abbiamo ricordato in consiglio comunale, crediamo che in quanto a proposte sul bene della città e dei cittadini di Luino nessuno debba insegnarci nulla, soprattutto tra i banchi della maggioranza dove ci sono persone che non hanno quasi mai partecipato ai consigli comunali dopo essere stati eletti, ed altri che in cinque anni non hanno mai alzato la mano o aperto bocca per dire nulla.

Il sindaco e gli altri di maggioranza hanno tutto il diritto di non rispondere alle nostre domande in quella sede, possono rispondere entro i termini di legge noi “non costringiamo” nessuno a rispondere sui giornali. Se poi la maggioranza ed Andrea Pellicini si sentono obbligati a rispondere sui giornali e non in consiglio comunale, questo è un loro problema, la stampa è presente ai consigli e scrive quello che vede e sente come avviene ovunque.

Noi continuiamo a fare il nostro lavoro di consiglieri attaccati a questa città come lo sono del resto anche gli altri consiglieri di maggioranza. Per quel che riguarda il Palazzetto dello Sport abbiamo visto che il sindaco ha ammesso. Non ci sono i soldi, non sono stati messi a bilancio al contrario delle promesse sbandierate in campagna elettorale. Quindi le perplessità del consigliere Agostinelli sono più che legittime.

Leggiamo nelle sue linee programmatiche scritte per la campagna elettorale del 2015/2020 che Luino ha rafforzato il suo ruolo di Comune territoriale capofila. Anche sotto questo aspetto gli avvenimenti testimoniano comunque il contrario, basti pensare ad esempio alle dinamiche governative che hanno caratterizzato nel recente medio periodo le vicende della Comunità Montana.

Leggiamo dal suo programma molti proclami per la salvaguardia dell’ospedale di Luino. Chi ha passeggiato nelle due ultime domeniche sul bellissimo incantevole lungolago avrà sicuramente notato nello spazio antistante il Palazzo Verbania nuovamente la presenza del comitato a sostegno dell’ospedale di Luino.

Il Comitato è nuovamente tornato in piazza per reclamare la difesa di quattro punti essenziali in riferimento a:
1. Mantenimento del regolare e continuativo funzionamento del Pronto Soccorso messo in discussione dalla applicazione della prossima Normativa Regionale che prevede il mantenimento di Pronti Soccorsi minori al di sopra dei 20 mila accessi annui Luino né ha mediamente 18.500 in quanto pediatria, ginecologia e psichiatria conferiscono accessi su Cittiglio che configura circa 22 mila accessi.
Sarebbe ad esempio opportuno che il nostro Presidio fosse politicamente sostenuto come “Ospedale di Montagna” potendo così usufruire in modo giustificato di una deroga quantitativa.
2. Presenza del medico nefrologo per le attività di dialisi;
3. Ripristino organo medici di radiologia;
4. Intervento strutturale del tetto con riapertura funzionale del 5° piano.

Leggiamo che voleva far proseguire “la politica del bello nel centro cittadino e nelle frazioni”. La invitiamo, lei ed il suo assessore alla manutenzione, a farsi un giro con noi nelle frazioni. Rilegga le promesse fatte su Voldomino per esempio. Rilegga anche il punto che riguarda il Parco Ferrini che “deve tornare ad essere un luogo privilegiato per lo spettacolo”. Ecco, quale spettacolo sindaco?

Vuole che proseguiamo anche con l’annunciata “famosa” pista ciclabile verso Colmegna e Maccagno? E’ il campo pratica da golf nei territori comunali da voi decritto come volano per l’economia del territorio?

Sulla vicenda dell’area Ex Visnova sarebbe importante informare la città non solo sui parcheggi ma anche su chi e cosa sarà costruito localmente. Chi è l’operatore che avrà diritto sull’area? Ci sarà un altro supermercato a distanza di 200 metri da altri due presenti? Che cosa ne pensa Ascom se questa dovesse essere la decisione, crede che sia questo il modo di tutelare il piccolo commercio?

Abbiamo riletto anche il piano della vostra politica culturale che riguarda un palazzo per il quale abbiamo chiesto legittimamente i costi di gestione annui. Lei scriveva nel 2015 del rinnovato Verbania dove si potrà condividere la gioia di fare cultura con le associazioni del territorio. Ma di cosa parlate? Ma le ha incontrate le associazioni del territorio alla “canna del gas”, senza aiuti, senza fondi, costrette a rivolgersi ai consiglieri regionali che nelle settimane scorse le hanno visitate a Luino dando loro già un sostegno?

E sui trasporti? Da quando è in carica, i servizi non sono certo migliorati, niente treni per Malpensa, cancellazione di alcune tratte, treni sporchi e stazione ristrutturata in cattive condizioni igieniche. Potremmo continuare ma concludiamo facendo riferimento a quella che lei definisce la porta d’Europa ossia Luino. Lo vorremmo tutti che fosse così.

Avete fallito politicamente e la sua ammissione sui soldi che mancano per il palazzetto riportata dalla stampa, secondo noi della minoranza, ne è una dimostrazione.

Quindi nessuna sottrazione alla condivisione costruttiva per il bene della nostra città, ma nessuno sconto sul raggiro e la mistificazione di proposte attualmente impercorribili. La prima mano tesa si sarebbe dovuta porre proprio verso la città stessa, non aumentandone il carico fiscale della tassazione.

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