Curiglia con Monteviasco | 17 Gennaio 2019

Monteviasco, verso la riattivazione della funivia? “Mi piacerebbe entro 40 giorni”

Continuano gli incontri istituzionali per far ripartire il prima possibile la funivia. Sarà Regione Lombardia, terminate le verifiche, a finanziare gli interventi

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La funivia Piero-Monteviasco non funziona dallo scorso 12 novembre quando, a causa di un incidente, il manutentore, il 60enne Silvano Dellea, ha perso tragicamente la vita. Mentre prosegue il lavoro della Procura della Repubblica di Varese, all’interno del quale sono già state inserite nove persone tra gli indagati, il borgo di montagna è isolato ormai da oltre due mesi.

Se una decina di giorni fa, dopo lo sfogo e i problemi evidenziati dai gestori del Circolo (troppa spazzatura tra le stradine e mancanza di beni di prima necessità), ha risposto un’iniziativa di alcuni privati, che ha dato i suoi frutti dando ossigeno a Monteviasco per qualche tempo, con alcuni trasporti effettuati dopo aver noleggiato un elicottero, ora la situazione di impasse sembra lentamente cominciare a muoversi.

Nella giornata di ieri, infatti, si è tenuta una riunione all’Ufficio Territoriale Regionale di Varese, dopo che l’A.V.T., l’Azienda Varesina Trasporti pare abbia sciolto alcune riserve per gestire la funivia, almeno fino al nuovo bando di gara che assegnerà la nuova gestione. Nell’incontro di ieri si è parlato di un primo piano di lavoro da attuare per far tornare in funzione l’impianto di risalita, ma non prima di ulteriori verifiche, sopralluoghi ed interventi, che saranno economicamente a carico di Regione Lombardia.

Ad intervenire l’ingegnere Aldo Colombo, direttore dell’Assessorato regionale, il consigliere regionale Giacomo Cosentino, la consigliera provinciale con delega ai Trasporti, Paola Reguzzoni, il sindaco di Curiglia con Monteviasco, Ambrogio Rossi, e il presidente dell’Agenzia per il trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese (TPL), Angelo Colzani.

L’Avt nei prossimi giorni salirà a Curiglia con Monteviasco per sincerarsi della situazione nell’impianto e comprendere in che modo gestire la struttura. Sul piano istituzionale, tra enti pubblici (Comuni, Provincia e Regione) e azienda, c’è grande fermento, a dimostrazione di quanto ci sia la volontà di far ripartire la funivia nel più breve tempo possibile, rispettando tutte le normative e le disposizioni.

“Rimangono aspetti tecnici da risolvere, a partire da quella che sarà la forza lavoro da mettere in campo – ha spiegato stamane su Prealpina la consigliera provinciale delegata ai Trasporti Paola Reguzzoni -. Capisco che c’è bisogno di tempo da una parte, ma credo che dobbiamo dare risposte a quel territorio fino a che possiamo noi come Enti, poi i tempi ministeriali si vedranno. Mi piacerebbe la funivia fosse riattivata nel giro di 30 o 40 giorni, magari anche non a pieno servizio, per dare un po’ di respiro agli abitanti del luogo ed alle attività commerciali”.

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