Curiglia con Monteviasco | 3 Marzo 2019

Monteviasco, anche privati interessati alla funivia. “C’era una soluzione rapida per riattivarla”

Nei prossimi giorni previsti altri incontri tra le parti: l'obiettivo è far ripartire l'impianto velocemente, ma sono tanti ancorai nodi da sciogliere

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Proseguono senza sosta gli incontri per riportare il borgo di Monteviasco in vita e riattivare la funivia che è ormai bloccata da quattro mesi, quando quel drammatico 12 novembre ha perso la vita, in un incidente durante un intervento di manutenzione, il caposervizio Silvano Dellea.

I tempi burocratici che vedono Regione, Provincia, comune di Curiglia AVT e TPL, impegnati per far ripartire l’impianto di risalita, si sono allungati e i contratti per la gestione della funivia dovrebbero essere firmati nei prossimi giorni. Nel frattempo, però, sembra sia forte l’interesse di alcuni soggetti privati del territorio per partecipare all’esercizio dell’impianto, a dimostrazione di quanto portato avanti dagli amministratori e dagli enti in tutti questi mesi.

Se a gestire l’impianto sarà con tutta probabilità l’Azienda Varesina Trasporti, coadiuvata dal comune di Varese, i tempi per la riattivazione continuano a preoccupare i cittadini dell’Alto Varesotto, tra cui anche i tre ristoratori che hanno investito molto nel borgo che non conoscono il loro destino e che, soprattutto, non sanno come organizzarsi con l’arrivo della bella stagione.

Insieme a loro, però, c’è anche Gianfranco Cipriano, attivista 5 stelle luinese ed abitante di Curiglia con Monteviasco, che negli scorsi mesi ha anche messo in piedi un’iniziativa con la quale ha dato ossigeno, insieme ad alcuni privati, al borgo di montagna offrendo un servizio di elicottero per ripulire dai rifiuti il paese e portare beni di prima necessità. Lo abbiamo incontrato perchè, desiderava fare il punto della situazione: “Nei primi giorni di febbraio ho incontrato a Varese, alcuni dei protagonisti che stanno lavorando per far ripartire la funivia, mettendo sul tavolo un’opportunità che a mio modo di vedere avrebbe consentito una rapida ripartenza dell’impianto. Ho portato con me, l’ingegner Filippi, dopo essermi accertato della sua disponibilità nel collaborare nel caso fosse stato utile o necessario, anche coinvolgendo parte della squadra di lavoro che per prima ha gestito alla sua direzione l’impianto. L’ingegnere, infatti, negli anni ’80, ha seguito passo passo la costruzione della funivia che grazie anche a tanti volontari e alla Cooperativa ‘Montagna Domani’, ha dato inizio al trasporto funiviario in questione”.

“Rilevante anche – continua Cipriano – che attualmente la Cooperativa facente capo a Filippi, è proprietaria della teleferica, che sarebbe fondamentale in quanto funzionale all’attività della funivia, che non può trasportare rifiuti e materiale, ma solo persone. È stato lui il responsabile per oltre vent’anni, e per questi motivi ho proposto che questo ingegnere fosse coinvolto da AVT nel processo di una rapida ripresa dell’attività. Mi sembrava potesse essere la soluzione più ovvia oltre che rapida. Non vedendo alcun seguito in tale direzione non smetto di avere fiducia nel lavoro delle istituzioni, sperando che i problemi e i disagi si risolvano nel più breve tempo possibile”.

Anche l’ingegnere Franco Filippi ha voluto evidenziare il suo amore per il borgo ed è pronto a rimettersi in gioco: “”Se ritenuto utile o necessario, senza alcun tipo di ambizione e di aspirazione, mi sono reso sin da subito disponibile per far ripartire l’impianto nel più breve tempo possibile e rispettando tutte le disposizioni di legge. Avrei i fondamentali della squadra disposti a partire e l’esperienza non manca. Il mio legame a Monteviasco arriva da lontano: mio padre è nato lì, la nonna si chiamava Morandi, uno di tre cognomi storici del borgo. Io passavo le vacanze da piccolino a Monteviasco, con i nonni paterni. Monteviasco deve continuare a vivere e ad accogliere tutti gli appassionati di montagna ed i turisti”.

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