Luino | 6 Ottobre 2018

Limitazioni alle macchinette, Ascom Luino: “Lotto e Superenalotto non sono droghe allo stesso modo?”

Dopo le polemiche degli scorsi giorni, interviene l'Ascom Luino. Il presidente Franco Vitella: "Problema più articolato, non si risolve in questo modo"

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Lo scorso venerdì il consiglio comunale di Luino ha approvato il regolamento comunale per la prevenzione ed il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito. Diverse le polemiche sorte da allora, soprattutto dai gestori che hanno criticato duramente la scelta del comune di Luino, alle quali ha risposto l’assessore Caterina Franzetti, che ha ricevuto il plauso dal consigliere provinciale Paolo Bertocchi e degli attivisti luinesi del Movimento 5 Stelle.

Il provvedimento riprende le indicazioni già previste dai 24 comuni del Piano di Zona dell’ambito di Luino che, lo scorso luglio, avevano approvato le linee guida (con bozza di regolamento e ordinanza sindacale tipo) per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, con particolare riferimento alle new slot (le ‘macchinette’). I comuni devono infatti dare esecuzione pratica, con propri provvedimenti regolamentari, alle indicazioni del Piano di Zona. La novità principale, recepita dal recente regolamento varato dal Comune di Luino, consiste nella previsione di specifiche fasce orarie nelle quali vige il divieto di gioco alle slot, al fine di renderlo difficoltoso in orari tradizionalmente e culturalmente dedicati alle relazioni familiari.

Sulla base della proposta approvata dal Piano di Zona di Luino, il divieto del gioco alle slot dovrebbe essere previsto in tre fasce orarie della giornata: dalle 7.30 alle 9.30, dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 19.00 alle 21.00. Ora il comune di Luino, così come tutti gli altri che lo hanno già approvato, dovrà disciplinare nel dettaglio, con un’ordinanza sindacale, questo ed altri aspetti previsti genericamente dal regolamento.

La limitazione degli orario di gioco è l’aspetto che maggiormente incide, in termini pratici ed operativi, su quegli esercenti che hanno nella propria attività le slot. Se la finalità è di per sé comprensibile (far sì che non si giochi in fasce orarie normalmente dedicate allo stare in famiglia e per obbligare il giocatore a staccare), nella pratica quotidiana per l’esercente diventa estremamente difficile, se non impossibile, dare esecuzione pratica al divieto.

Interrompere il giocatore in orari prefissati si rivela, nei fatti, impresa ardua, considerando che è poi il gestore a dover fare da “sceriffo”. Una parte dello Stato (i Monopoli) da un lato autorizza, e incentiva, il gioco lecito (ricordiamo che non ci sono solo le slot ma anche Lotto, Gratta e vinci, ecc.); un altro pezzo dello Stato (i comuni) dall’altro lato fanno ricadere sugli esercenti obblighi gravosi, difficilmente attuabili.

Confcommercio Ascom Luino si è già interessato della questione: a inizio luglio abbiamo inviato una lettera al Piano di Zona dell’ambito di Luino, all’attenzione di tutti comuni, evidenziando le problematiche derivanti da questo regolamento e dalle future ordinanze – spiega il presidente Franco Vitellamolti commercianti non hanno una struttura adeguata per inibire il giocatore nelle fasce orarie con il divieto, perché tante macchinette si trovano nello stesso locale dove si svolge la normali attività, di bar, tabaccheria, ecc. In questi casi chi dice, agli orari stabiliti, al giocatore che deve smettere di giocare? Sicuramente ci saranno problemi di ordine pubblico. Quello della ludopatia è un problema serio e lo stato non può scaricare il problema sull’anello finale della catena, l’esercente: il Lotto e il Superenalotto non sono droghe allo stesso modo?”.

“Io penso che il problema sia molto più articolato e non si può risolvere in questo modo – continua ancora Vitella -. L’offerta del gioco, come dicono i gestori, è diversificata, come lo sono le scommesse. In pochi minuti, per i patologici, c’è il rischio di spendere un mucchio di soldi non necessariamente con le slot. Se bisogna intervenire lo si deve fare a 360 gradi: per questo ritengo sia necessario incontrarsi per capire come organizzarsi e cosa fare in concreto, cercando di contemplare le esigenze della lotta alla ludopatia con quelle degli esercenti. Siamo orientati a chiedere una proroga: vogliamo verificare insieme ai comuni più grandi i problemi più rilevanti, analizzandoli insieme agli esperti del settore, e questo prima dell’entrata a regime del regolamento comunale e della successiva ordinanza sindacale. Sicuramente è opportuno che il Comune valuti con molta attenzione l’applicazione delle sanzioni previste, in quanto ad oggi gli esercenti coinvolti si trovano a dover sottostare a regole che di fatto sono quasi impossibili da applicare”.

La lettera inviata da Confcommercio Ascom Luino al Piano di Zona può essere consultata sul sito web www.ascomluino.com.

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