Luino | 11 Giugno 2025

Luino e sicurezza, «Polizia locale panacea di tutti i mali? Cambiano i tempi e le modalità operative»

L’assessore Martinelli e il comandante Buscetta replicano alla nota del presidente FDI Sgarbi. «Trasferire il comando in stazione? RFI ha detto no. Controlli servono anche come deterrente»

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«Fa sorridere come ultimamente la Polizia Locale pare essere diventata la panacea di tutti i mali della sicurezza a Luino. Solo qualche giorno fa è stato richiesto lo spostamento della sede del Comando nei locali della stazione ferroviaria per riportare “ordine” in Piazza Marconi, adesso deve passeggiare a piedi nel centro per tirare le orecchie a chi butta le cartacce per terra».

Si apre con queste parole una nota con cui l’assessore alla Polizia locale Ivan Martinelli e il comandante della Polizia locale stessa, Giovanni Buscetta, replicano a quanto affermato alcuni giorni fa dal presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia Dario Sgarbi.

«Il contrasto all’abbandono di rifiuti, peraltro ormai penalmente perseguito, la Polizia locale lo fa, eccome – chiosa Martinelli – Forse il signor Sgarbi è rimasto legato a un’immagine romantica della società dove, all’allora vigile urbano, ora agente di Polizia Locale, bastava una ramanzina per far tornare sulla retta via il malandrino di turno. Ma i tempi cambiano e con essi anche le modalità operative».

Così come la denominazione stessa degli agenti: «Già il fatto che vengano ancora chiamati “vigili” – aggiunge l’assessore – dimostra che ben poco si sa delle competenze che sono in capo agli operatori di Polizia Locale. Fa piacere però sapere che la presenza degli agenti sia stata notata durante i numerosi posti di controllo effettuati dalle pattuglie ogni giorno».

Attività, questa, come spiega il comandante Buscetta, che non è funzionale unicamente «per sanzionare chi contravviene alle regole del codice della strada, cosa che peraltro dovrebbe essere colta con plauso, ma anche come deterrente alla commissione di infrazioni o comportamenti molesti. Servono per far sentire la presenza della Polizia Locale nella zona, fornendo un valido punto di riferimento per il cittadino; durante quell’ora di stazionamento – sottolinea – ciascun cittadino può interfacciarsi con gli operatori per ogni tipo di segnalazione».

Non a caso, da inizio 2025 sono stati già oltre 200 i posti di controllo effettuati nelle varie zone della città lacustre, frazioni comprese – «perché non esiste solo il centro, e questo lo sappiamo bene e lo sa anche la nostra Polizia locale», affermano assessore e comandante –: una scelta che, a Palazzo Serbelloni, viene ritenuta come «la più funzionale e sicura per gli operatori, che sono così in grado di muoversi rapidamente nel caso in cui sia necessario intervenire in emergenza».

Tornando poi sul tema della sicurezza, Martinelli anticipa che nei prossimi giorni l’amministrazione aderirà nuovamente all’accordo con la Prefettura di Varese, Regione Lombardia e Trenord per effettuare degli appositi servizi di controllo e presidio delle stazioni ferroviarie e dei capolinea del trasporto pubblico locale. «Questo servizio – chiosa – non è nuovo e la nostra Polizia locale, checché ne dica qualcuno, si è sempre resa disponibile».

Per quanto riguarda invece l’argomento stazione ferroviaria, l’assessore ricorda che già alcuni anni fa la Giunta aveva proposto lo spostamento della Polizia locale nei locali della stazione – così come richiesto anche ultimamente dalle opposizioni e già ventilato nel 2018 dall’allora sindaco Andrea Pellicini, sempre per rispondere a un’esigenza di maggior decoro e sicurezza – ma l’ipotesi era stata respinta da RFI, che ne ha motivato il rifiuto affermando che il controllo delle stazioni è di competenza delle specialità di Polizia di Stato.

«Tutto può cambiare, anche le valutazioni di RFI, e ne saremmo contenti», prosegue Martinelli nel sottolineare come tra gli obiettivi dell’amministrazione vi sia sempre quello di «“occupare” gli spazi della stazione ritenuti pericolosi, con iniziative volte alla valorizzazione e alla riqualificazione degli ambienti. Purtroppo – aggiunge – non sempre gli intenti sono colti favorevolmente: si veda il diniego alla disponibilità del salone doganale per poter svolgere un torneo di tennis tavolo. Ecco. Che ciascuno faccia la propria parte. Ma non si dica più che questa amministrazione prende sotto gamba il tema della sicurezza perché non ha mai trascurato la tutela dei propri cittadini. Le nostre responsabilità e il nostro impegno ce li mettiamo».

«Un esempio su tutti – conclude l’assessore luinese – stiamo aspettando e caldeggiando perché finalmente si possa costituire l’accordo di programma tra enti per la creazione del polo scolastico alle spalle della stazione ferroviaria. Un progetto straordinario che significa rigenerazione e riqualificazione di un’area di degrado. E significa anche liberazione di una frazione intera, Villaggio Menotti, dall’occupazione forzata dovuta alla presenza di migliaia di studenti che quelle vie e quella frazione non riescono più a contenere e accogliere. Noi ci siamo. Attendiamo che il tavolo sia riempito dai partner interessati».

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