Nello scorso agosto il sindaco di Luino, Enrico Bianchi, e quello di Germignaga, Marco Fazio, avevano scritto al comando provinciale dei vigili del fuoco, a Regione Lombardia, AIPO, Enel Green Power, Comunità Montana Valli del Verbano, Prefettura e Provincia di Varese.
L’obiettivo era quello di chiedere con urgenza un intervento sugli alvei di Tresa e Margorabbia, soprattutto per ripulire i letti dei due corsi d’acqua da detriti, rami e alberi, nei pressi del ponte tra i due paesi lacustri, lungo la strada statale 394, già oggetto di chiusure durante forti temporali e precipitazioni, come avvenuto nel novembre 2019.
Oggi, a due mesi di distanza nessuna risposta alle amministrazioni, se non quella di uno degli enti che si è reso disponibile, settimane fa, a partecipare ad una potenziale Conferenza dei Servizi. Il problema, però, è che le competenze sono diverse nei tratti interessati dalle richieste ed è complesso, al momento, come avviene sovente purtroppo, trovare un punto di accordo per riuscire a risolvere le criticità.
Ed è in questo contesto che i residenti di Premaggi, frazione di Germignaga, hanno deciso di sollevare nuovamente la questione, cercando di capire a che punto sono progetti, interventi e decisioni. “Stiamo vedendo in questi giorni le catastrofi che si stanno verificando in tutta Italia, abbiamo paura. Pretendiamo che tutti gli enti coinvolti riescano a mettersi a lavoro nel più breve tempo possibile per ripulire gli argini”, commentano due donne in rappresentanza di decine di famiglie.
Dal canto suo, però, l’amministrazione comunale di Germignaga, tramite fondi regionali, ha stanziato 200mila euro per diversi interventi previsti sul Margorabbia: verrà realizzato un sopralzo per 500 metri dell’argine del Margorabbia, mentre saranno compiuti anche interventi di pulizia dell’alveo da piante potenzialmente limitanti il corretto fluire del fiume. Infine, sono previste anche opere sui sistemi di scarico delle acque piovane e di pulizia delle caditoie.
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