Luino | 29 Maggio 2021

Luino, l’area “ex Diana” non resterà un parcheggio. Respinta la proposta di riqualifica

In assemblea l'amministrazione ha detto no alla mozione firmata dall'avvocato Artoni e sostenuta da tutta la minoranza. "Aumento di traffico non accettabile"

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L’assetto futuro dell’area “ex Diana”, il parcheggio sterrato che sorge in via Carlo Goldoni a Luino, a lato della scuola elementare, non dipenderà unicamente dal fattore viabilità.

L’amministrazione comunale lo ha sottolineato durante l’assemblea di giovedì sera, respingendo una mozione firmata dal capogruppo di “Azione civica per Luino e frazioni”, Furio Artoni, che con il documento ha riportato in primo piano un dibattito che, ancora prima delle elezioni amministrative dello scorso anno, aveva coinvolto le forze politiche locali e i cittadini.

Per Artoni l’area andrebbe riqualificata facendo leva sui proventi degli spazi di sosta a pagamento e delle sanzioni amministrative, una soluzione, in termini di finanziamento, suggerita dal Codice della strada. Non si tratterebbe comunque di somme importanti, e nemmeno di un’opera particolarmente complessa. Basterebbe prendere spunto – questa la linea di Artoni – da un progetto redatto negli scorsi anni dall’ufficio tecnico di palazzo Serbelloni, rispetto al quale si era già speso, sottolineandone l’utilità, l’ex consigliere di minoranza Pietro Agostinelli.

“Basterebbe ripianare la superficie e suddividere in modo ordinato i posti auto – ha spiegato durante il consiglio comunale l’avvocato Artoni -. Si otterrebbero così circa una sessantina di spazi e addirittura alcuni posti per gli autobus, che diventerebbero preziosi al mercoledì per accogliere i mezzi che portano in città i turisti stranieri”.

Rispetto all’area “ex Diana”, al di là delle singole visioni, è bene ricordare che lo spazio sorge attorno ai plessi scolastici, a due passi dall’ufficio postale, da uno dei supermercati della città e dal centro di Luino. Per questo la sua destinazione d’uso è da tempo oggetto di particolari attenzioni. Ed è proprio per la sua posizione che il Comune intende andare oltre la logica della soluzione ai fini della viabilità, visto che già in campagna elettorale, lo scorso anno, l’allora candidato sindaco Enrico Bianchi aveva puntato sull’utilità di elaborare un progetto per la realizzazione di uno spazio ricreativo, magari un parco, utilizzabile anche per finalità didattiche.

Sgravare le aree residenziali dai flussi del traffico è un obiettivo di questa amministrazione – ha risposto l’assessore ai Trasporti, Fabio Sai, sempre durante la seduta -. Quanto ai parcheggi, il progetto interreg ‘Smart Border’ ne porterà molti attorno alla stazione dei treni, e sempre in quest’ottica verrà riqualifica l’area Visnova”. E’ questa la tabella di marcia della giunta Bianchi rispetto alla tematica. Una tabella di marcia posta inevitabilmente come dichiarazione di voto (contrario) alla proposta del capogruppo Artoni, appoggiata invece dal resto della minoranza (Franco Compagnoni per “Sogno di Frontiera” e il duo leghista Davide Cataldo e Alessandro Casali, per “#Luinesi”), favorevole all’idea di una sistemazione rapida e non costosa, quasi “provvisoria”, pur di rendere l’area presentabile e funzionale, scongiurando il rischio che da qui ai prossimi anni la questione finisca nel dimenticatoio.

Ad oggi il Comune di Luino non ha inserito la voce “ex Diana” nel piano delle opere pubbliche, pur avendo indicato in modo generico la volontà di investire i proventi di futuri trasferimenti di proprietà appartenenti all’ente pubblico, nella riqualifica del sito. Se ne riparlerà, hanno assicurato gli assessori Sai e Martinelli. Del resto “il bilancio di previsione non è definitivo”. Per definizione.

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