(di Maria Giulia Baiocchi) Entusiasmerà gli appassionati di musica classica e di gialli storici il libro del tedesco Oliver Buslau, “La sinfonia di fuoco” (Emons: gialli tedeschi, pp. 467, € 16,00). Siamo nella Vienna del 1824, il clima politico che si respira non è dei migliori. Nel pieno della Restaurazione, la città pullula di spie pronte a vendere qualsiasi informazione agli uomini di Metternich. Ma la città è piena anche di rivoluzionari, studenti pronti a immolarsi per la libertà e confraternite segrete.
Sebastian Reiser, un giovane appassionato di musica e con un impiego come amministratore, sembra avere davanti a sé una vita tranquilla e ricca d’amore, quando una sventura lo colpisce duramente. Di colpo perde il padre, il suo lavoro e la possibilità di sposare la nobile Theresia.
Costretto a recarsi a Vienna, senza più un soldo e in cerca di impiego, verrà coinvolto in una serie di pericolose vicissitudini e strani incontri. Intanto, grazie ai suoi studi musicali, riuscirà a entrare nell’orchestra che suonerà per la prima volta la Nona sinfonia di Ludwig von Beethoven. Questo sarà molto utile a Sebastian che possiede un foglio dove il padre si scagiona per un qualcosa che fu commesso nei confronti del grande compositore e il ragazzo vuole a tutti i costi saperne di più.
Si entra così, in compagnia di Sebastian, in una Vienna scintillante ma ricca d’ombre, dove la musica è ovunque e Beethoven è visto come un rivoluzionario pericoloso tanto che si cerca di fermare la rappresentazione della sua nuova sinfonia. Vivono fra le strade affascinanti della città personaggi storici e inventati, dove tutto si complica e sembra farsi inspiegabile, dove la musica è protagonista e dove Sebastian riuscirà mille volte a perdersi e altrettante a ritrovarsi.
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