Brusimpiano | 7 Febbraio 2020

Ceresio, la politica locale dalla parte dei pescatori: in arrivo fondi per i prossimi tre anni

Novemila euro ogni 12 mesi, grazie ad una convenzione con l'incubatoio di Brusimpiano, firmata dai sindaci della costa, dalla Comunità montana e dall'Autorità di bacino

Unione Pescatori Ceresio, da Brusimpiano si alza l'allarme sui rischi dell'ecosistema ittico
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I Comuni di Lavena Ponte Tresa, Porto Ceresio e Brusimpiano, insieme all‘Autorità di bacino e alla Comunità Montana del Piambello, investono nel futuro della tradizione ittica del Ceresio affidandosi agli esperti del lago, quei volontari della piscicoltura di Brusimpiano che oggi gioiscono per il rinnovato supporto del territorio, consapevole della fondamentale opera svolta dalla struttura tra allevamento e riproduzione delle specie autoctone.

Con la firma di uno specifico protocollo di intesa, messa nero su bianco dai sindaci nella giornata di ieri, entreranno nelle casse dell’Unione dei pescatori, guidata dal presidente Fiorenzo Previatello, 9mila euro all’anno per i prossimi tre anni: fondi ritenuti di vitale importanza per continuare con la preziosa attività che poggia su un concentrato di amore e passione per le acque italo-svizzere, sorto nella prima metà del secolo scorso.

“Da quasi cent’anni in questo mulino trasformato in piscicoltura, i volontari proseguono il lavoro che, altrove, viene svolto dagli enti pubblici – ricorda il sindaco di Brusimpiano, Fabio Zucconelli, attraverso le pagine del quotidiano locale La Prealpina, che oggi riporta la notizia dell’accordo promosso dagli amministratori -. Con questo stanziamento rendiamo strutturale un finanziamento che prima arrivava dalle Province ed è venuto a mancare a causa della riforma Delrio“.

La legge che ha modificato l’impatto degli enti provinciali sulle realtà locali, ha di fatto minato, fino a pochi mesi fa, la sopravvivenza di un’altra struttura d’eccellenza, in questo campo, per l’alto Varesotto. Si tratta dell’incubatoio ittico di Maccagno, vicinissimo, nel recente passato, alla prospettiva di dover interrompere l’attività a causa della mancanza di denaro per l’ammodernamento dell’impianto, la manutenzione necessaria e le spese di gestione. Ma dopo infiniti appelli e un’estate particolarmente complicata, lo scorso dicembre i pescatori del Verbano hanno ottenuto l’ufficialità dell’intervento risolutivo da parte di Regione Lombardia, capace in sede di bilancio di superare le barriere della burocrazia per agire economicamente.

E sempre all’ente di Palazzo Pirelli, tornando alle acque del Ceresio, è rivolto un ulteriore e urgente appello di cui si è fatto portavoce, per i pescatori di Brusimpiano, il sindaco di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino. All’assessorato regionale di riferimento, si apprende ancora dalle pagine de La Prealpina, si domandano provvedimenti e misure drastiche contro i cormorani, temuti uccelli acquatici la cui massiccia presenza sta minacciando la riproduzione di alcune specie – prima su tutte il luccio perca -, causando anche la diffusione di parassiti.

La sua pericolosità è stata inoltre oggetto del recente dibattito sulla salute del lago, svoltosi alcune settimane fa in Municipio a Porto Ceresio con il coinvolgimento dell’Unione pescatori, di Legambiente, di esperti ricercatori e di esponenti della politica ticinese.

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