Le recenti risse avvenute in queste settimane al luna park di Luino, ospitato nella zona dell’ex campo sportivo Lido, hanno scosso l’intera comunità lacustre che, soprattutto su Facebook, tramite diversi genitori, ha espresso tutto il proprio disappunto per i continui sgradevoli episodi che, solo sabato scorso, hanno visto finire in Pronto Soccorso un padre 50enne ed il figlio di 17 anni, proprietari di una bancarella di alimenti e bevande, colpiti da una mazza di ferro da un gruppetto di giovani dopo un acceso diverbio, tra cui un 20enne di cittadinanza tunisina.
Ai due è stata data una prognosi di 20 e 10 giorni, con il ragazzo che è stato anche operato ad un labbro: dopo il colpo, infatti, ha riportato un grave trauma che ha causato anche la caduta di tre denti ed un evidente taglio. Si tratta, però, solo di uno degli ultimi fatti di cronaca che arrivano dai “baracconi”, poiché in queste settimane sono diverse le risse avvenute durante le serate in mezzo alle giostre.
Per questo, oggi, sono gli attivisti luinesi del Movimento 5 Stelle, tramite una nota inviata da Gianfranco Cipriano, a porre l’attenzione su questo problema sociale che sta scuotendo il paese lacustre. “Quando si organizza un evento che supera un certo numero di persone previste, per norma è necessario provvedere alla presenza proporzionata di addetti alla sicurezza dell’area. Alle giostre non è previsto?”, si domanda Cipriano.
“Si dovrebbe assegnare ai responsabili dei giostrai il compito di adottare misure, affinché operatori qualificati provvedano a sorvegliare, l’accesso all’area e ogni singola attrazione – continua ancora l’attivista grillino -. Difficile scongiurare le risse, ma sicuramente garantire l’individuazione dei responsabili oltre che proteggere i tanti bambini che passano di lì è prioritario. Proprio l’anno scorso, con la mia famiglia a stento ho trattenuto un ragazzino che coinvolto in una rissa stava cadendo addosso alle mie bambine. Inoltre, la consapevolezza di essere individuati è sicuramente un forte deterrente”.
“Non è possibile – conclude Cipriano – che le forze dell’ordine debbano essere impiegate a presidiare un’attività ‘privata’ e finché l’amministrazione non installerà le telecamere nelle aree sensibili non resta che investire nella sicurezza e lo deve fare chi trae vantaggio dall’attività, come accade per eventi o nelle discoteche”.
Nel mirino degli addetti al luna park, presenti in riva al lago per lavorare, però, finiscono l’inciviltà, l’arroganza e la prepotenza di questi gruppetti di giovani, che spesso sono protagonisti in negativo di queste serate sul lago con risse, feriti e maleducazione. “Ogni sera – racconta uno degli operatori addetti -, arrivando al Lido, spero sempre non succeda qualcosa, continuo a ripetermelo. Dover continuare a dividere ragazzini che non riescono a divertirsi e si azzuffano tra di loro, per noi che vogliamo solo lavorare in tranquillità, è davvero desolante. Sarebbe opportuno che imparassero a stare al mondo e a vivere rispettando gli altri”.
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