Luino | 29 Novembre 2018

Luino, “Emergenza trasporto ferroviario di merci? Scuole e ospedale a rischio”

Una lettera del deputato Invidia e del consigliere regionale Cenci ad autorità e istituzioni, tra cui il Prefetto di Varese, il ministro Toninelli e l'ASST

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Lo scorso 18 ottobre, Luca Pandolfi, attivista M5S del territorio luinese, aveva chiesto chiarimenti al sindaco Andrea Pellicini, in merito ai rischi presenti nel centro cittadino a causa del trasporto di sostanze pericolose sui treni merci che, con la futura realizzazione di AlpTransit, vedrà il numero di convogli aumentare considerevolmente.

Tutto era nato da una lettera di un cittadino residente in un’abitazione poco lontana dai binari, alla quale aveva risposto l’assessora ai Trasporti, Alessandra Miglio, facendo il punto della situazione sull’attivazione di AlpTransit e sulla rivoluzione che ne conseguirà sia dal punto di vista della viabilità che della sicurezza.

Oggi, però, ad intervenire sono il deputato M5S Niccolò Invidia e il consigliere regionale pentastellato, Roberto Cenci, che hanno inviato una lettera in cui esprimono tutta la loro preoccupazione in merito, dopo essersi confrontati con gli attivisti del territorio luinese.

La missiva è stata inviata al Prefetto di Varese, il dottor Enrico Ricci, al sindaco di Luino, Andrea Pellicini, alle dirigenze scolastiche (Istituti e consigli d’Istituto), al direttore generale dell’ASST dei Sette Laghi, il dottor Callisto Bravi, alla direzione sanitaria del presidio ospedaliero Monsignor Comi di Luino e, infine ma non da ultimo, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. Ecco il loro testo.

Dall’analisi dei dati disponibili riguardo la divulgazione dei corretti comportamenti da adottare al verificarsi di eventuali episodi di emergenza ferroviaria o eventi di ordine superiore, emergono preoccupanti carenze.

L’attuale collocazione urbana di edifici pubblici e commerciali, la fitta insistenza di insediamenti privati e la rilevata semi totale inconsapevolezza degli attori civili coinvolti, sottolineano quanto ad oggi la tematica della celerità nell’evacuazione, sia stata trascurata. Questo contrasterebbe con gli obiettivi di successo nel prestare soccorso, come con la capacità e prontezza di reazione delle entità previste.

In veste di rappresentanti Istituzionali del Movimento Cinque Stelle, intendiamo con la presente evidenziare irreprimibili perplessità rispetto ad alcuni contingenti aspetti che risultano ancora non considerati.

Dalla consultazione del Piano di Emergenza in vigore presso il comune di Luino, si rileva l’estensione delle aree di scenario che secondo quanto stabilito dagli accademici per la locale Comunità Montana, variano in distanze comprese tra gli ottanta e i duemilaquattrocento metri.

Entro queste distanze, il comune di Luino annovera importanti istituti di formazione primaria e medio inferiore, nonché il presidio ospedaliero e gli edifici per i servizi accessori. Nello specifico, ci interroghiamo sullo stato di avanzamento dell’indispensabile e prevista opera di formazione da erogare ai coordinatori delle operazioni di evacuazione, nelle figure di personale medico e paramedico, così come in quello docente e amministrativo degli istituti scolastici.

Tenendo in considerazione inoltre sia l’inadeguatezza della rete viabilistica di area, a causa della morfologia penalizzante, come il tenore degli eventi avversi previsti e affrontati nel Piano di Emergenza Comunale, ci chiediamo come si possa garantire l’immediata evacuazione di studenti, pazienti e ospiti consentendo il più rapido allontanamento dalle aree contaminate, senza tralasciare la ripercussione sull’intero sistema delle comunità locali.

Abbiamo apprezzato l’intercessione dell’Assessora ai trasporti del comune di Luino, Alessandra Miglio, presso il suo predecessore, il dottor Giorgio Zanzi, da cui otteneva rassicurazioni circa il suo interessamento all’organizzazione di un’articolata esercitazione generale, in grado di coinvolgere ed addestrare i preposti istituzionali come le rappresentanze civili, al fine di ottenere ora e nel tempo l’ideale obbiettivo di sicurezza da conseguirsi da parte di tutti i soggetti.

Ci chiediamo inoltre come sia possibile esprimere il miglior successo di una simile, utile simulazione senza la prioritaria assunzione di iniziative in grado di innescare l’irrinunciabile contributo civile, nello specifico incontri pubblici da integrarsi con ulteriori strumenti divulgativi all’altezza delle attuali tecnologie.

Confidiamo in un celere e gradito riscontro dalle parti insignite.

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