Dopo le dichiarazioni di Mastromarino, che nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale ha annunciato la sopraggiunta notifica di un avviso di garanzia a carico suo, del vicesindaco Donata Mina e dell’assessore Valentina Boniotto, in relazione all’operazione Petra, arriva oggi il commento dell’avvocato Gianfilippo Buccella che difende la vicesindaco e l’assessore.
“Nella mia qualità di difensore fiduciario delle signore Grazia Donata Mina, assessore all’Urbanistica del comune di Lavena Ponte Tresa, e Valentina Boniotto, assessore alla Cultura del medesimo comune – spiega l’avvocato Buccella -, ritengo necessario precisare quanto segue, a tutela dell’onorabilità e dell’immagine delle mie assistite. Infatti, sono di recente apparsi sulle testate locali alcuni articoli di cronaca riguardanti l’indagine in corso la Procura della Repubblica di Varese, in ordine alla vicenda relativa alla convenzione urbanistica intercorsa tra l’amministrazione comunale di Lavena Ponte Tresa e la Srl Petra Immobiliare, approvata con delibera del 30 ottobre 2014″.
“La mie assistite risultano indagate in tale procedimento per il reato di abuso di ufficio, insieme a tutti gli altri componenti il Consiglio comunale che approvarono tale delibera – continua l’avvocato Gianfilippo Buccella -; tuttavia, occorre precisare e segnalare, così come il difensore ha già provveduto a fare con opportuna memoria depositata agli atti del fascicolo di indagine, che le signore Mina e Boniotto non possono recare alcuna responsabilità in merito alla delibera consiliare oggetto di indagine, in quanto la vicesindaco Mina Grazia Donata si astenne e l’assessore Boniotto espresse voto contrario. E’ logico confidare, pertanto, nella rapida estromissione delle mie assistite dall’indagine in corso, essendo le stesse del tutto estranee a qualsiasi ipotesi di responsabilità”.
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