Il comune di Lavena Ponte Tresa, dopo aver approvato il D.U.P. nel consiglio comunale di luglio e aver reso noto il programma triennale delle opere pubbliche (2018/2020), ha messo a punto, a fine settembre, anche il progetto esecutivo dell’intervento relativo all’ampliamento del cimitero comunale e alla realizzazione di un nuovo blocco loculi.
Si tratta di 176 ossari nuovi, 140 loculi e 10 altri loculi areati (quelli stabiliti per legge dall’ATS), che saranno costruiti nei prossimi mesi. Probabilmente il cantiere sarà avviato a marzo 2019, per un costo di 300mila euro e non avrà alcun impatto ambientale.
Questa opera si aggiunge all’ultima ristrutturazione del camposanto, conclusasi nel marzo 2017, quando erano stati creati 30 nuovi loculi e 40 ossari. In un paese in cui si contano una cinquantina di deceduti all’anno, entrambi i progetti sono stati pensati per risolvere una problematica, quella del posizionamento in centro della struttura, che ha poca possibilità di sviluppo volumetrico e non si può spostare.
Ad occuparsi dei lavori e del coordinamento di progettazione è l’ingegner Paolo Nardello che, su indicazione della vicesindaca Donata Mina, ha disegnato la nuova area cimiteriale integrandola con la parte più vecchia. “Sin da quando ero sindaca – spiega la vicesindaca Donata Mina -, ho sempre detto quanto fosse fondamentale un ipogeo (vano sotterraneo scavato nel terreno e adibito per i loculi, ndr). Non abbiamo voluto nasconderli, ma era un discorso di ottimizzazione di spazi. L’obiettivo era anche quello di realizzare un luogo accogliente, luminoso e bianco, in modo tale da rendere meno doloroso l’ambiente, nonostante il dolore rimarrà sempre tale. Il progetto disegnato così e realizzato interamente con marmo di Carrara, ci sembrava utile per rendere meno fredda la struttura, per tutte le persone che vanno a trovare i loro cari”.
“Un grazie – conclude Mina – va all’ingegnere che ha recepito la proposta innovativa per il nostro cimitero e anche l’ufficio tecnico del comune di Lavena Ponte Tresa, tra tutti il geometra Mauro Bignami in questo caso, che fa grandi salti mortali e mi segue quotidianamente”.
– In galleria fotografica le foto del rendering del progetto –
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