Luino | 17 Novembre 2023

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Luino guarda alla viabilità del futuro tra riqualificazione, mobilità lenta e sicurezza stradale

Ieri sera a Palazzo Verbania la presentazione del nuovo Piano Urbano del Traffico: tanti i progetti da sviluppare, dal centro storico alle zone delle scuole. Ecco tutti i dettagli

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Ha incuriosito, sorpreso, entusiasmato oppure persino deluso, il nuovo Piano Urbano del Traffico che l’amministrazione comunale di Luino ha presentato ufficialmente nella serata di ieri, giovedì 16 novembre, di fronte a una Sala Reale gremita di cittadini, a Palazzo Verbania.

Il piano, stilato nell’arco di diversi mesi da un gruppo di lavoro della società di ingegneria Polinomia Srl, ha cercato di unire in un unico, corposo documento quelli che sono desiderata degli amministratori alle criticità e alle richieste sollevate dai luinesi stessi in merito a quella che sarà il nuovo assetto viabilistico della cittadina lacustre.

Un documento che, ha ben spiegato il sindaco Enrico Bianchi introducendo la serata, «è estremamente importante per la vita della città», soprattutto perché arriva a ben venticinque anni di distanza dall’ultimo elaborato, datato 1998, «e oggi sono cambiate tante cose: il traffico è aumentato, generando una serie di difficoltà nel gestire questo flusso e, nel contempo, nel garantire la sicurezza di pedoni e ciclisti, ma sono cambiate anche le sensibilità da parte della società, con tanti altri aspetti da tenere in considerazione».

Ma soprattutto, ha tenuto a precisare il primo cittadino, è un «documento aperto alle osservazioni dei cittadini» e che, a mano a mano che verrà definito con più precisione andando a rendere le proposte di natura generale sempre più circostanziate e articolare sulle situazioni specifiche, vedrà delle scelte «che saranno condivise con la cittadinanza», ha confermato l’assessora all’Urbanistica Francesca Porfiri.

Gli obiettivi del nuovo Piano Urbano del Traffico e del Biciplan sono chiari, ha ribadito Porfiri: «Poter governare le trasformazioni che in questi anni si stanno calando sul territorio (in particolar modo quelle legate ad Alptransit, ma non solo), elevare la qualità dello spazio pubblico considerando la strada come uno spazio vitale per la città e in particolare per le attività economiche che possono trovare in questo piano una bella opportunità di rilancio, e promuovere la mobilità lenta, per agevolare stili di vita più contemporanei e sostenibili sia in termini di qualità ambientale che di qualità della vita».

Senza lasciare da parte l’aspetto, altrettanto importante, delle barriere architettoniche, per eliminare le quali già il lavoro che è stato portato avanti dagli ingegneri va in questa direzione, ma si proseguirà con un vero e proprio piano dedicato e la creazione di un tavolo di confronto su questo tema, come ha chiarito l’assessora rispondendo durante il successivo confronto a una sollecitazione della giovane educatrice luinese Serena Baggiolini.

Ma in che modo arrivare al raggiungimento di tali obiettivi? Diversi sono i punti chiave del PGTU, tutti quanti diretti a rendere Luino una città «bella, accogliente e sicura», secondo quanto ha affermato l’ingegner Alfredo Drufuca nell’illustrare i vari temi contenuti nel documento, poi presentato in maniera più puntuale dall’ingegner Bianca Bozzi che ha evidenziato l’importanza di Luino come motore economico dell’intera area delle Valli del Luinese, ma anche le criticità presenti in termini di viabilità, dovute principalmente al fatto che le direttrici principali del traffico attraversano sempre l’abitato.

Centro storico

Uno dei luoghi cardine su cui intende puntare il Piano Urbano del Traffico è il centro storico di Luino che, «a oggi non rispetta quella che potrebbe essere la sua reale vocazione – ha spiegato Drufuca – perché il suo utilizzo non è regolato ed è l’esempio di come uno spazio pubblico possa essere usato male. Un suo uso diverso vorrebbe dire far nascere una visitabilità e una frequentabilità diversa di quest’area, andando a sollecitare sviluppi di natura economica e benessere complessivo».

Per preservare, proteggere e dunque valorizzare il centro storico l’intenzione è quella di puntare sulla creazione (e sul mantenimento, controllato) di una zona a traffico limitato divisa in compartimenti per evitare che le sue vie – caratterizzate comunque da un accesso abbastanza complesso per chi si sposta in auto – vengano attraversate per bypassare il lungolago o con lo scopo di cercare un parcheggio.

Fra le varie proposte vi è anche quella di pedonalizzare il sagrato della chiesa parrocchiale, in piazza Giovanni XXIII. Una richiesta, quella di massimizzare la pedonalizzazione, che è giunta esplicitamente da parte dei commercianti della zona e che è frutto anche di numerosi confronti con i turisti che visitano la città e si stupiscono di trovare un centro storico non chiuso al traffico come invece è ormai prassi in moltissime città italiane ed estere.

“Città Novecentesca”

Altra area alla quale si intende dare un nuovo assetto, anche dal punto di vista della riqualificazione, è la cosiddetta “Città Novecentesca”, in particolare quella che si declina tra piazza Risorgimento, via XV Agosto, piazza Garibaldi e via Vittorio Veneto.

Anche qui, infatti, vi sono delle potenzialità molto rilevanti di miglioramento degli elementi urbani e di creazione di luoghi accoglienti e “prosperi”, per usare – hanno spiegato i due ingegneri – un termine che in inglese viene scelto proprio per indicare le strade capaci di offrire molto a tutti coloro che le percorrono, sia in termini di sicurezza sia di vivibilità e fruibilità turistica ed economica, “prosperous street” appunto.

Due i progetti già attivati per questa parte di Luino, ovvero il concorso di idee per ridisegnare piazza Risorgimento e quello della riqualificazione delle vie centrali. Entrambi con l’obiettivo di creare omogeneità architettonica e di arredo urbano per dare un nuovo volto e ancora più carattere a quello che è anche il centro economico della città.

L’idea contenuta nel PGTU è quella di creare una nuova strada che attraversa l’area ex SVIT mantenendo il senso unico su via XV Agosto e invertendo invece il senso di marcia in via Vittorio Veneto, andando a pedonalizzare piazza Garibaldi. Ciò si ricollega al progetto di rifacimento di piazza Risorgimento, che verrà unita a doppio senso con via XXV Aprile e chiusa sul lato est (zona farmacia Clerici) dando così più spazio al verde pubblico e alla pedonalità.

L’intento complessivo di questa parte di progetto è di connettere maggiormente il lungolago alla parte commerciale, integrando queste due aree che a oggi appaiono piuttosto divise nella fruizione da parte di chi visita la città, ad esempio durante il weekend, quando molti commercianti si chiedono spesso se valga la pena o meno tenere aperti i negozi alla domenica mentre la passeggiata a lago viene frequentata da molte persone.

Il passaggio in auto rimarrà certamente consentito nelle vie Veneto e XV Agosto, ma non sarà più previsto il traffico su entrambe le corsie come accade ora: questo per arrivare a disincentivare il più possibile l’uso dell’auto in centro anche per venire maggiormente incontro alle necessità di chi, dell’auto, ha bisogno come ad esempio le persone fragili.

Sosta delle auto

Anche l’analisi dei flussi di sosta e di ricerca dei parcheggi ha mostrato l’esigenza di rendere molto più funzionale il sistema in auge e far sì che influisca in misura minore sulla mobilità urbana.

In centro la sosta dovrà servire unicamente a supporto di attività economiche e residenze, andando a creare anche degli spazi omogenei in cui la sosta stessa venga regolata in maniera uniforme per facilitare gli utenti nella scelta del parcheggio.

Mentre il centro storico, con la ZTL, vedrà la sosta riservata unicamente ai residenti, nel resto della città verranno individuate delle zone ad alta e media rotazione e zone di protezione, mentre ulteriori aree di lunga permanenza saranno individuate in aree al limite del centro urbano, raggiungibile comunque a piedi in pochi minuti.

Sottopasso ferroviario

Uno dei nodi più importanti, da cui dipenderanno le varie modifiche alla viabilità urbana, è la creazione del nuovo sottopasso ferroviario che andrà a sostituire i passaggi a livello, all’interno delle opere di Alptransit, unendo la rotatoria di via Voldomino con una nuova rotatoria che nascerà tra via XXV Aprile – dove tornerà il doppio senso di circolazione – e via Cairoli.

Trasporto pubblico locale

In tema di trasporto pubblico locale, è invece emersa la necessità di costruire un luogo di interscambio più compatto ed efficiente riattrezzando piazza Marconi per trasformarla in un hub intermodale nel quale i vari sistemi di linee, autobus e ferroviarie, si collegano tra loro in un unico punto.

Ciclabilità

È duplice la prospettiva legata al tema della ciclabilità: una legata alla circolazione interna alla città, che si intende sviluppare per consentire spostamenti in bici articolati e sicuri per chi vuole usare le due ruote per raggiungere servizi o luoghi di lavoro, e una connessa al turismo, dal momento che Luino è inserita nell’itinerario regionale numero 1 “del Ticino”, che attraversa tutta la Lombardia, ed è snodo di ben due ciclabili in fase di attuazione o completamento, quella del lago Maggiore e delle Valli del Verbano.

Zone scolastiche

Tema caldo, anche durante la parte finale della serata dedicata al confronto con i cittadini presenti, quello delle zone scolastiche, per le quali sono stati stesi progetti dedicati ai diversi plessi con l’obiettivo comune di allontanare le auto dagli ingressi scolastici e individuare dei percorsi pedonali sicuri di accesso alle varie scuole.

Importanti le criticità rilevate tra via Lugano e via Menotti, dove si trovano gli istituti superiori, tra velocità elevata e pericolosità per i pedoni, problemi legati alla sosta anche dei motocicli (già oggetto di una mozione del consigliere di minoranza Furio Artoni) e uso della via Menotti come bypass di via Lugano.

Polemiche, dalla platea, sulla chiusura del piazzale adiacente ai plessi di elementari e medie di via Bernardino Luini decisa, come ha spiegato l’assessora Porfiri, per motivi di sicurezza e di tutela dei bambini e dei ragazzi che entrano ed escono da scuola (più o meno autonomamente, a seconda di chi ha aderito al progetto della “Città dei Bambini” illustrato anche ieri sera, con una panoramica, dalla consigliera Erika Papa).

«Ora la situazione è molto più pericolosa di prima», hanno commentato alcune madri, perché sono molti i genitori che parcheggiano lungo la strada pur di lasciare i figli il più vicino possibile a scuola. Segno che cambiare le proprie abitudini, scegliere di parcheggiare in un’area di sosta a pochi minuti a piedi di distanza è ancora molto difficile, come hanno rilevato gli assessori Porfiri e Martinelli e le consigliere Papa e Squitieri: ma la direzione, conferma l’amministrazione, è questa, anche riqualificando il parcheggio dell’area ex Diana e trasformandolo in un piccolo hub dedicato proprio alle scuole. Tanto più che le cosiddette “strade scolastiche” introdotte nel 2020 dal Codice della Strada sono ormai una realtà consolidata in moltissime città italiane, grandi e piccole.

Sicurezza – “Luino Città 30”

Ultimo punto, ma non meno importante, quello della sicurezza, che prevede interventi sia in centro sia nelle frazioni per ridurre la velocità di circolazione: “Luino Città 30” è quindi un altro degli obiettivi che il PGTU si pone per poter attivare azioni di moderazione più efficaci e tutelare tutti gli utenti della strada, a partire da quelli deboli, che si muovono nel centro urbano, dove il limite di velocità verrà abbassato a 30 km/h a eccezione delle direttrici di traffico che resteranno a 50 km/h.

Il Piano Urbano del Traffico presentato ieri sera rimane comunque una proposta aperta a ulteriori modifiche, aggiornamenti e miglioramenti con sollecitazioni anche da parte dei cittadini stessi. Sono anche previsti successivi incontri, anche nelle frazioni, per proseguire con la discussione sullo stesso tema.

La presentazione del PGTU è scaricabile cliccando qui.

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