Dopo l’ultima frana avvenuta all’alba dello scorso 7 giugno, che per qualche ora aveva nuovamente isolato gli abitanti della frazione maccagnese di Orascio, sono ufficialmente partiti in questi giorni i lavori di messa in sicurezza della strada che collega il piccolo borgo alla statale.
Il primo episodio di dissesto idrogeologico causato dal maltempo che ha coinvolto i residenti e i villeggianti si era verificato nell’estate del 2021 ed erano stati necessari alcuni giorni per liberare la carreggiata dai detriti (oltre mille metri cubi di roccia), oltre a un importante intervento finanziato anche da Regione Lombardia avviato a settembre 2022 e concluso lo scorso gennaio.
In seguito a quanto accaduto tre mesi fa – con la tracimazione di un condotto del reticolo idrico minore che ha avuto, come conseguenza, uno smottamento che ha interessato due punti della carreggiata determinandone lo sprofondamento – si è presentata la necessità di un’ulteriore messa in sicurezza della strada comunale, che un tempo apparteneva al Comune di Musignano.
A differenza di due anni fa, i lavori di somma urgenza effettuati nell’immediato avevano spinto il sindaco Fabio Passera a ripristinare la circolazione dei veicoli, pur con un’ordinanza che consente il transito, che si svolge da allora a senso unico alternato, ai veicoli con massa a pieno carico sotto le 3,5 tonnellate e che prevede la sua completa sospensione in caso di allerte meteo o condizioni avverse.
«Non abbiamo mai fermato il traffico, questa volta – ribadisce il primo cittadino – e me ne sono assunto la piena responsabilità. Ora siamo finalmente tornati a lavorare e, senza soluzione di continuità, andremo a realizzare e posare i micropali e a ricostruire tutto il versante. Dopodiché interverremo più a monte per rifare la vasca di contenimento che ha determinato il problema: con il tempo si era otturata e l’acqua è tracimata proprio da lì. L’obiettivo – conclude Passera – è riuscire a eliminare l’ordinanza tuttora in vigore».
I lavori appena iniziati, questa volta, non hanno un supporto economico da parte di Regione Lombardia, ma verranno coperti con fondi del bilancio comunale: circa 150mila euro che permetteranno all’amministrazione di mettere «l’ennesimo “cerotto” a un versante per il quale, in realtà, necessiterebbero ben altre capacità di studio e di programmazione puntuale», come anche lo stesso Passera non si stanca mai di ribadire.
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