Alto Varesotto | 31 Agosto 2023

Il maltempo sull’alto Varesotto mette alla prova le opere anti-dissesto

Tra Cittiglio e Maccagno, i due paesi più colpiti negli ultimi anni, le opere effettuate in questi mesi hanno tenuto. Ma il problema resta: «Territorio fragile. Serve una mappatura dei suoi bisogni»

Tempo medio di lettura: 2 minuti

Il maltempo degli scorsi giorni, tra vento forte e precipitazioni ingenti, ha causato disagi anche sul territorio dell’alto Varesotto.

Ma, a parte alcuni allagamenti e dilavamenti di detriti che hanno costretto, ad esempio, alla chiusura di un tratto della strada del Cucco o i vigili del fuoco a intervenire in diverse zone per alberi caduti, non si sono fortunatamente verificati grossi danni come quelli registrati negli ultimi anni.

In due dei paesi più colpiti dalle conseguenze del dissesto idrogeologico, Cittiglio e Maccagno con Pino e Veddasca, le opere portate avanti in questi mesi per ripristinare le aree in cui si sono avuti i problemi più importanti e iniziare ad agire in senso preventivo si può dire che abbiano retto.

Tra domenica e lunedì la prima cittadina di Cittiglio Rossella Magnani, accompagnata dal vicesindaco Diego Fiore, dal personale dell’Ufficio Tecnico e dai volontari della Protezione civile hanno effettuato una serie di sopralluoghi in tutto il paese per verificare tutte le varie criticità e risolverle nell’immediato laddove possibile.

In via Provinciale si è verificato un sollevamento dell’asfalto, prontamente segnalato alla cittadinanza con dei cartelli e alla Provincia quale ente competente.

«Il torrente Valfarezza – racconta Magnani – si è ingrossato, ma non è esondato, quindi significa che la briglia che abbiamo costruito qualche mese fa sta facendo il suo lavoro e ha permesso di non ostruire la tubazione che passa sotto l’asfalto. Anche i lavori effettuati in Sciareda e al Ghetto fortunatamente hanno funzionato: in Sciareda abbiamo bloccato una grossa quantità di detriti grazie alla rete paramassi, mentre al Ghetto ha funzionato bene la vasca di ricezione, che ha ricevuto acqua torbida ma non detritica».

Qualche allagamento è stato segnalato sia al parcheggio del Carrefour sia nei pressi dei condomini situati nelle vicinanze della stazione: nel primo caso la Protezione civile del paese è intervenuta per pulire lo scolo dell’acqua, mentre in zona stazione l’acqua è defluita spontaneamente e si è provveduto solo a ripulire i tombini.

«Il nostro territorio è diventato fragile negli anni e ha bisogno di cura e manutenzione – commenta a margine l’amministrazione cittigliese – Ci sarà molto lavoro da svolgere per mettere in sicurezza, ma grazie ai contributi importanti che sono arrivati, siamo certi di poter portare a compimento opere importanti».

«Il torrente Giona ha fatto davvero paura», fa eco il sindaco di Maccagno Fabio Passera. Oltre al fiume ingrossato, domenica scorsa il paese è stato colpito anche da una serie di blackout, il più grave dei quali si è verificato a Cadero, costringendo i residenti del borgo a rimanere al buio fino a tarda sera.

«È difficile dire che abbiamo trovato la soluzione su un territorio così ampio come il nostro – chiosa il primo cittadino – Siamo impegnati a fare un sacco di cose: tra il Giona, Cadero, Orascio e altre zone abbiamo tanti fronti aperti. Certo, laddove interveniamo il problema si ricompone un po’, ma la verità è che i lavori sono spie di un disagio che è ben presente e non sono affatto risolutivi. Indubbiamente, tristemente, questa esperienza ci sta facendo capire dove dobbiamo intervenire».

In questi giorni, conferma Passera, «nei luoghi in cui stiamo intervenendo non è successo niente: erano i posti più sensibili e un “cerotto” gliel’abbiamo messo, ma intervenire quando succedono le cose significa rincorrere i problemi, non affrontarli. Quello che occorre fare a monte – conclude il sindaco maccagnese – è una mappatura seria dei bisogni del territorio e una definizione delle priorità».

© Riproduzione riservata

Vuoi lasciare un commento? | 0

Lascia un commento

"Luinonotizie.it è una testata giornalistica iscritta al Registro Stampa del tribunale di Varese al n. 5/2017 in data 29/6/2017"
P.IVA: 03433740127