Cunardo | 20 Giugno 2022

Cunardo, il lavatoio diventa una “smart station”

Aggregazione 2.0 nell'area di via Leopardi, che grazie a un contributo regionale da 200.000 euro diventerà uno spazio con postazioni computerizzate. Tante idee tra coworking, corsi e cultura

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Come recuperare un lavatoio. I restauri non sono una novità nei piccoli borghi dell’alto Varesotto, dove a promuovere i progetti di valorizzazione di un luogo che è sinonimo di storia e identità, ci sono spesso artisti volenterosi e capaci, come avvenuto a Maccagno con Pino e Veddasca, in epoca pre covid. L’amministrazione comunale di Cunardo ha invece scelto un’altra strada per rigenerare il lavatoio di via Leopardi, cambiandone la funzione.

In che modo? Attraverso la tecnologia e grazie ad un piano – redatto da uno studio di progettazione – che ha convinto Regione Lombardia a stanziare un contributo economico per i lavori. Dal Pirellone arriveranno 200.000 euro, il Comune farà la sua parte aggiungendone 20.000 e il lavatoio verrà trasformato in una “stazione intelligente“. Una smart station, per dirlo con le parole dei progettisti, con postazioni computerizzate e un assetto da spazio polifunzionale, da riempire di idee. E poi di iniziative.

«Mi piace pensare che il lavatoio tornerà ad essere un punto d’incontro – commenta il sindaco di Cunardo, Pinuccia Mandelli – Una volta le donne venivano in questo luogo principalmente per lavare i panni, e nel mentre chiacchieravano, si scambiavano informazioni. Questa idea di aggregazione tornerà attuale, ma verrà adattata alle esigenze di oggi. La struttura esterna sarà oggetto di restauro, ma manterrà le sue caratteristiche architettoniche. Verranno installate delle vetrate, mentre all’interno, al posto delle vasche, avremo delle postazioni».

Lo spazio potrà ospitare corsi di informatica, incontri culturali, attività di carattere pratico rivolte a genitori e anziani e dedicate a procedure telematiche, che nella vita quotidiana stanno sostituendo, sempre più di frequente, quelle commissioni che prima si sbrigavano negli uffici pubblici (per esempio la richiesta di un contributo scolastico, oppure tutte quelle operazioni ora legate all’identità digitale). Nel futuro del lavatoio 2.0 potrebbe esserci spazio anche per una zona di coworking o per un’aula studio. «E’ ancora tutto da inventare – aggiunge la prima cittadina – ma siamo davvero soddisfatti per l’ok al finanziamento arrivato dalla Regione». I lavori di riqualificazione, salvo imprevisti, partiranno in autunno.

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