Mesenzana | 22 Novembre 2021

Mesenzana, Istituto “D. Zuretti”: scuole di montagna, opportunità e sfide per il futuro

A fare il punto della situazione è la dirigente scolastica Katia Fiocchetta: "Una scuola diffusa, un ambiente di apprendimento che ci porta ad affrontare ogni sfida"

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Mentre tutto è pronto per una settimana tutta da vivere per gli studenti, l’Istituto “D. Zuretti” di Mesenzana fa il punto della situazione sull’organizzazione della scuola e su tutte le attività didattiche ed extra-didattiche rivolte ai sei plessi differenti, dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, con un numero complessivo di circa 600 studenti. Le varie scuole afferenti a questo istituto comprensivo, sono dislocate in territori diversi dal punto di vista orografico: si va dalla scuola servita dal punto di vista infrastrutturale al centro del paese a plessi prettamente montani, come quello dislocato a Montegrino Valtravaglia.

“Ci piace pensarla come una scuola diffusa – commenta la dirigente scolastica Katia Fiocchetta -, un ambiente di apprendimento allargato che tuttavia ci porta ad affrontare sfide di ordine organizzativo e didattico noto a docenti e famiglie, meno forse al mondo dell’informazione”.

Anche per questo l’Istituto, che rientra nella collocazione delle cosiddette “Scuole Montane”, con la collaborazione dei Comuni di Mesenzana, Grantola e Montegrino, che mostrano costante attenzione al mondo scolastico per ciò che compete gli Enti, ha avviato una serie di attività per favorire conoscenza e mantenimento di sedi e popolazione scolastica in tutti i paesi sopra citati, ove sono presenti anche oggi con un’adeguata offerta formativa.

Non si tratta tuttavia solo di presidiare edifici fisici che pure devono rispettare gli standard delle altre scuole italiane: lo scopo di un rinnovato impegno nella metodologia didattica ed educativa ha anche lo scopo di diminuire il livello di “isolamento”, di ribadire che “piccolo è bello e utile”.

Un nuovo sito internet, progetti formativi che tengono presenti non solo la storia di questi luoghi ma anche le esigenze delle famiglie di questa parte della provincia di Varese, una didattica laboratoriale che guarda all’ambiente dove la scuola è immersa. Insomma, l’Istituto sta promuovendo percorsi, strumenti e forme di insegnamento che permettono la costruzione cooperativa della conoscenza.

Il lavoro in costante aggiornamento affrontato da tutti i nostri docenti ha quindi una doppia vocazione: una prettamente volta a valorizzare questo territorio non “abbandonando” quindi l’offerta ma nel contempo, questa è la seconda, aprendosi a progetti dell’Unione europea nel settore dell’ istruzione, come Erasmus. Scommesse vinte in silenzio, queste, come la rinnovata passione di questi ragazzi per una scuola che esiste. Che resiste.

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