Una Varese brutta e scarica, mai realmente in partita, lascia Cremona con la terza sconfitta consecutiva in campionato.
Dopo il tour de force contro Virtus e Milano, la prova di maturità degli uomini di Vertemati lascia più dubbi che certezze, al termine di una partita dominata dalla Vanoli: sulla carta l’avversaria ideale per la Openjobmetis, guardando alla necessità di misurare la propria condizione e avviare un percorso, rivelatasi però sul parquet una “terza big”, dopo le due già affrontate in questo inizio di stagione, povero di soddisfazioni per il team prealpino.
Varese resta a guardare. Da Harris a Spagnolo, la scena al PalaRadi è tutta di Cremona che fa brillare le sue stelle. I due si prendono un tempo ciascuno e fanno grandi cose, pur senza particolari ostacoli davanti ad una difesa scomposta che concede tanto (troppo) in area e anche dal perimetro, dove fioccano le triple, soprattutto nella prima frazione. Varese riparte dalla doppia cifra di svantaggio alla fine di ogni quarto: uno squilibrio dettato soprattutto dalle magie delle due guardie che fanno la fortuna della Vanoli, mettendo a referto rispettivamente 22 e 16 punti.
Kell assente e intorno (quasi) il nulla. Una delusione che pesa, quella per la seconda apparizione ufficiale del giocatore a cui è affidato il gioco della nuova Openjobmetis. L’attesa per vederlo all’opera è stata lunga e il giudizio su Trey Kell pende ora tra i buoni propositi del derby contro l’Olimpia e lo zero totale di questa sera. Dai 4 assist di Masnago alle 4 palle perse di Cremona (con sei punti complessivi), il play è la rappresentazione per tutti i quaranta minuti di gioco, di una squadra imballata e sofferente, confusa e inconcludente, sorretta dalle sole intuizioni individuali di Gentile (18 punti e tanto nervosismo), Jones e Beane (entrambi con 14 punti). Significativo, sempre in termini di carenze, il 4/17 dall’arco, a cui si aggiungono le 15 palle parse convertite da Cremona in 17 punti: il carburante per alimentare la fuga, ma anche il margine al termine di una gara a senso unico.
(Foto di copertina © Alberto Ossola)
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