Porto Ceresio | 1 Ottobre 2021

Elezioni a Porto Ceresio: quattro domande per il candidato sindaco Marco Prestifilippo

Creazione di un “Baricentro Ceresino”, valorizzazione di lago e montagna e novità sul tema rifiuti tra i punti del programma dell’ex vicesindaco. Ecco di cosa si tratta

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Quella che si sta svolgendo a Porto Ceresio è forse la campagna elettorale più accesa, fra quelle in corso nei diversi paesi dell’alto Varesotto chiamati alle urne il prossimo 3 e 4 ottobre.

Non sono mancate, infatti, alcune “scaramucce” fra i tre contendenti al ruolo di primo cittadino tra i quali vi è anche l’ex vicesindaco Marco Prestifilippo che, alla guida della lista “Porto Ceresio ON”, intende valorizzare il paese sulla sponda del lago di Lugano attraverso un progetto definito da lui stesso “ambizioso e concreto”.

Al di là delle questioni sollevate in questi ultimi giorni dai due sfidanti – l’ex sindaca Jenny Santi (“Porto nel Cuore”) e Virgilio Benzi (“Comunità Attiva”) – abbiamo voluto rivolgere al candidato sindaco quattro domande che vanno a toccare alcuni dei temi contenuti nel programma elettorale, che è consultabile sul sito web dedicato o scaricabile cliccando qui.

Uno dei punti principali del vostro programma parla di nuovo “Baricentro Ceresino”: perché la scelta di questa definizione particolare? Come si articolerà, nel concreto, questa parte del vostro progetto elettorale?

È una definizione innovativa come il nostro modo di fare campagna elettorale fin dall’inizio. “Baricentro Ceresino” deriva dal fatto che non è una semplice opera pubblica, ma un concetto vero e proprio: a oggi il baricentro del paese è piazza Bossi, ma ci piacerebbe allargare questo concetto di piazza anche a un’altra area, andando a favore dei residenti e consentendo a questa zona di assumere ancora più importanza.

Concretamente noi abbiamo la ferrovia che divide in due il paese e quindi vogliamo accorciare il percorso pedonale creando un collegamento dal punto in cui terminano i binari, attraverso un piccolo ponte, da via Bertolla a via Mazzini, fino a connettere anche piazzale Pozzi e unire così il lungolago alla parte residenziale. Piazzale Pozzi è, secondo noi, un punto tra i più belli di tutta Porto Ceresio per panorama e per posizione e con questo intervento intendiamo conferirgli maggiore importanza e attrattività.

Per quanto riguarda il tema della salute, intendete realizzare in paese un centro medico polifunzionale. Una proposta che compare, in parte in misura simile, anche nel programma della lista “Porto nel Cuore”: in cosa la vostra si differenzia dalla loro?

Non sarà un semplice centro prelievi, ma una cosa nuova: vogliamo destinare un intero immobile – l’ex caserma della Polizia di Stato di via Mazzini – per un vero e proprio centro destinato alla medicina, che andrà sviluppato in simbiosi con Regione Lombardia, con cui è già stata affrontata una prima parte di questo argomento. L’idea è quella di spostare gli ambulatori medici, non solo quelli specialistici ma anche quelli dei medici di base, in quel centro e destinarlo a una funzione sociale oltre a creare una sorta di indotto per il paese. È un’idea che nasce anche dal desiderio di razionalizzare il patrimonio immobiliare comunale, che secondo noi è molto vasto e questa è un’occasione per far sì che un immobile non sia un costo, ma si mantenga da solo.

Nell’ambito della raccolta differenziata, invece, fra i punti del vostro programma compare, oltre alla riorganizzazione dell’appalto della gestione dei rifiuti e della piattaforma ecologica, anche la creazione di un “hub di raccolta” per agevolare chi ha poco spazio in casa: come funzionerebbe?

Nelle vie principali del paese ci ritroviamo con molti rifiuti abbandonati, è un disastro. Nelle case piccole la gente è spesso costretta a tenere i rifiuti all’interno e anche per questo motivo riempie i cestini pubblici con i rifiuti domestici. Vogliamo regolamentare questo problema e creare delle piccole piazzole che permettano di depositare i propri rifiuti senza obbligare chi vive in piccoli appartamenti a tenersi l’immondizia in casa fino al giorno di raccolta. A questa idea si aggiungono, appunto, la riorganizzazione dell’aspetto appalti e un dialogo con i Comuni limitrofi per il rifacimento e l’utilizzo della piazzola ecologica, che è in condizioni non proprio ottimali e presenta orari di apertura molto ristretti. Da soli non avremmo la forza di farlo, per questo vogliamo unirci con i Comuni limitrofi per usufruirne in maniera più razionale. Non abbiamo voluto presentare già un progetto come ha fatto Jenny Santi, ma vogliamo valutare insieme ai Comuni vicini quale sarà la scelta migliore.

Lago e montagna: uno dei vostri obiettivi è quello della valorizzazione delle spiagge, ma anche della frazione di Ca’ del Monte: c’è quindi il desiderio di puntare su un turismo di prossimità?

A oggi abbiamo un bel paese, ma vogliamo incrementare l’offerta turistica: abbiamo un paesaggio stupendo sia dal punto di vista lacustre sia da quello montano e vogliamo creare una maggiore sinergia tra i due ambienti in modo da incrementare l’attrattiva verso un turismo di qualità, sostenibile e che lasci qualcosa a chi visita questi luoghi.

Da qui nasce l’intenzione di riqualificare e attrezzare le spiagge implementandone i servizi così da aumentare l’offerta turistica e di rendere Ca’ del Monte, che ora è un piccolo borgo visto da poche persone, una “porta” verso le nostre trincee e un punto di partenza verso le montagne. Vogliamo valorizzarle, ad esempio, con la realizzazione di un punto panoramico e un’offerta che permetta alle persone di parcheggiare la macchina a Porto Ceresio e di percorrere i sentieri nel bosco per raggiungere il borgo, ma anche con la creazione di “hotspot” che spingano ancora di più il visitatore e il turista a voler scoprire questa parte di territorio, come un punto di ristoro o un’area pic nic e un coinvolgimento di tutto il mondo sportivo.

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