(A cura di Valerio Langè) A nome della lista Centrosinistra, quale tesoriere, credo sia opportuno fornire un resoconto economico della campagna elettorale, così da fornire ai cittadini che ci hanno sostenuti, e perché no, anche a quelli che ci hanno avversati, un’idea precisa di quanti soldi sono stati spesi e come. E la loro provenienza.
La campagna elettorale per le elezioni comunali ha comportato per il Centrosinistra una spesa complessiva di 2394,43 euro. Si è trattato di una campagna straordinaria, sia per la stagione in cui si è tenuta (normalmente non si vota a fine estate), sia per il contesto emergenziale che non ha consentito di organizzare le usuali iniziative nelle modalità con cui si è abituati (aperitivi, incontri pubblici, cene, …). Si è poi trattato di una campagna molto breve.
Questi tre elementi possono spiegare il costo contenuto della campagna. Come sono stati spesi questi soldi? Innanzitutto, si è scelto di dare lavoro a due giovani professioniste del territorio: un terzo dell’importo è infatti servito ad avere materiali impostati da una grafica professionista e fotografie di qualità dei candidati.
Un quarto delle spese è dovuto alla stampa del grande volantino che è stato recapitato nelle case dei cittadini, da Ceresolo fino a Casere: si è scelto di raccontare le cose fatte, quelle in corso e quelle da fare uscendo tanto dai social quanto dal passaparola, così che tutti possano avere in mano (e conservare!) un documento unico, chiaro e completo, riassuntivo della linea politica e delle proposte del Centrosinistra.
Un quinto delle spese è poi servito ad offrire l’aperitivo di chiusura della campagna elettorale, tenutosi a Mombello. La parte rimanente (circa 560 euro) è servita a stampare manifesti, volantini e bandiere e utilizzare gli spazi pubblici di proprietà del Comune.
Qual è la provenienza di questi soldi? Sono principalmente tre le fonti di finanziamento della lista di Centrosinistra: i contributi dei candidati, i contributi dei sostenitori e i contributi dei partiti. Ciascun candidato ha offerto un contributo volontario, consentendo di coprire più della metà delle spese, per un totale di 1240 euro.
È stato fondamentale il contributo di tante persone che hanno dato una mano alla lista: chi ha partecipato al pranzo di finanziamento e chi, in momenti diversi, ha voluto versare un contributo volontario a sostegno della lista. Questi contributi ammontano a 650 euro. Infine i contributi dei partiti: sia il Circolo di Laveno Mombello del Partito Democratico, sia +Europa, hanno sostenuto economicamente la campagna elettorale, con un contributo complessivo pari a circa 500 euro.
È evidente come nessuno, nessun candidato, nessun partito, possa dirsi “azionista di maggioranza” della lista, nessuno è il padrone della lista: la lista di Centrosinistra ha camminato sulle gambe di tanti… è quasi una società ad azionariato diffuso, una public company!
© Riproduzione riservata
Vuoi lasciare un commento? | 0