Luino | 11 Febbraio 2020

Luino, escrementi di cani abbandonati davanti ai negozi. “Non ne possiamo più”

A denunciare l'accaduto è una dipendente di un negozio di via Vittorio Veneto: "Quasi ogni giorno la situazione è questa. Chiediamo più civiltà e più multe"

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Quello dell’abbandono di deiezioni canine a Luino, dal centro alle periferie, è un problema che, periodicamente, indigna la popolazione. Solo ieri, però, la dipendente di un negozio di via Vittorio Veneto, esausta, ha denunciato ancora una volta questa criticità che, a detta sua, è diventata quotidiana.

“Lavoro in un negozio a Luino, per l’esattezza in via Vittorio Veneto – commenta la signora -. Credetemi se vi dico che adesso non se ne può più: quasi tutti i santi giorni dobbiamo pulire i marciapiedi davanti le vetrine, l’entrata e l’esterno dei nostri negozi. Me la prendo con quei luinesi, amici dei cani, che fanno fare i bisogni ai loro animali tranquillamente dove capita, senza pulire. Qualcuno di loro nega anche l’evidenza quando glieli facciamo notare. Chiediamo prima di tutto più civiltà ai cittadini, appellandoci al senso civico e al rispetto dell’ambiente, e poi inviamo un appello al Comune di Luino, chiedendo maggiori controlli da parte degli agenti della Polizia Locale”.

I controlli, però, ormai sono attivi da tempo, almeno dall’ottobre 2015, quando il Consiglio comunale ha votato il “Regolamento comunale per il benessere degli animali e per una migliore convivenza con la collettività umana”. Il problema, stando a quanto spiega l’assessore all’Ambiente, Alessandra Miglio, è relativo agli orari in cui si portano a spasso gli amici a quattro zampe: da una parte gli agenti che, effettuando orari di ufficio, controllano il territorio durante il giorno, mentre dall’altra qualche proprietario che, incurante del regolamento, di sera e all’alba non raccoglie le deiezioni.

Il regolamento, però, all’articolo 30, parla chiaro, indicando l’obbligo ai proprietari di raccogliere, tramite paletta, sacchetto o altro, le deiezioni prodotte sul suolo pubblico, in modo da mantenere e preservare lo stato di igiene e decoro del luogo. Allo stesso tempo, all’interno del regolamento, per chi non osserva le norme, sono previste sanzioni amministrative che vanno da 150 a 500 euro.

Un’altra idea, lanciata da qualche cittadino in passato, era la prova del DNA per i cani, per elaborare una banca dati dei profili genetici degli animali e, in base a successive analisi, risalire ai proprietari dei cani e sanzionarli, con l’obiettivo di punire tutti gli incivili e avere più decoro urbano tra le vie del paese lacustre.

Al momento tutto tace, nonostante il tema sia stato oggetto di dibattito e discussione anche nel 2018, quando nella frazione di Creva i residenti, disperati, avevano esposto cartelli contro l’abbandono di escrementi dei cani sui marciapiedi di via Ronchetto, via Bottacchi e via Creva.

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