Luino | 8 Ottobre 2019

Lavori sulla statale tra Luino e Maccagno: giovedì prossimo al via i cantieri, tante perplessità

Deroghe da Anas per i mezzi pesanti, non oltre le 20 tonnellate. Numerose le questioni sollevate, soprattutto per i disagi dei frontalieri e delle merci

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Prenderanno il via giovedì prossimo, il 17 ottobre, i lavori lungo la Strada statale 394 tra Luino e Maccagno con Pino e Veddasca, nel territorio di Colmegna. Si inizierà con il primo viadotto, quello segnalato la prima volta dai cittadini nel lontano 2017 e poco distante dalla galleria di Colmegna Sud, dove sarà installato un cantiere che sarà lungo circa 700 metri e che, per questioni legate alla sicurezza stradale e alla viabilità, porterà la circolazione a senso unico alternato all’interno del tunnel.

Si tratta del primo intervento (quello più a nord) nei quattro viadotti che saranno oggetto di completa riqualificazione, per un investimento totale di 9 milioni di euro e ben 400 giorni di lavori ed altrettanti giorni di disagi per tutta la comunità, dai residenti ai frontalieri, passando per gli operatori delle attività produttive e commerciali di tutto il territorio.

E proprio dalle loro necessità, presentate la scorsa settimana in quel di Maccagno, dove i rappresentanti di aziende, negozi ed attività varie hanno esposto le loro esigenze sul peso dei mezzi pesanti che dovranno transitare sulla statale, Anas ha deciso di dare una deroga al passaggio dei camion e dei tir, compresi i mezzi di soccorso: tutte le realtà coinvolte, infatti, con autorizzazioni e permessi alla mano, potranno far percorrere la 394 a veicoli non oltre le 20 tonnellate di peso.

Sono diverse, però, le perplessità emerse dopo l’incontro, posto sotto la lente d’ingrandimento durante il confronto tra le parti. Se pare risolto a grandi linee il problema dei mezzi pesanti, nonostante oltre le 20 tonnellate è chiaro che i veicoli dovranno necessariamente transitare via Ticino, una tra le criticità più grandi è quella dei controlli. Chi sarà infatti a garantire che non passino dall’area cantiere mezzi più pesanti di quelli autorizzati? Al momento non è chiaro chi si occuperà della questione, anche se Anas è in attesa di ricevere tutte le informazioni dai diretti interessati (targhe, modelli, tipologia di trasporto, frequenza di transito).

Per quanto riguarda il capitolo frontalieri, le auto che percorrono la 394 quotidianamente sono circa 10mila, sia in direzione Zenna che verso Luino, con punte massime verso il Ticino intorno alle 6 di mattina e verso l’Italia tra le 17 e le 18. Questi verranno gestiti attraverso l’installazione di semafori intelligenti, ha spiegato Anas, in modo tale da permettere di rendere più fluido il traffico ed evitare il crearsi di lunghe code da ambo i lati della strada.

“Sono soddisfatto per l’annuncio della data di inizio lavori – commenta il sindaco Andrea Pellicini -, ad oltre un anno di distanza dalla mia prima lettera al Prefetto. I pericoli sulla struttura ci sono, ma ora sono più sereno, nonostante le mille difficoltà a soli 15 giorni dalla convocazione urgente in Prefettura, quando ci è stato annunciato l’intervento di Anas. Abbiamo messo in campo tutte le risorse possibili, ma sono inevitabili i disagi per tutto il territorio. Dobbiamo andare avanti con queste riunioni per comunicare tra di noi e spiegare ai nostri cittadini la situazione. Cercheremo di fare il possibile per alleviare i disagi, ma propongo di aggiungere i movieri nel pomeriggio. Dobbiamo lavorare al meglio per questa delicata ed importante fascia stradale di lago”.

Dello stesso parere anche il primo cittadino Fabio Passera. “Stiamo analizzando ogni singolo problema, ma tutti gli operatori si sono detti soddisfatti delle deroghe da parte di Anas. Abbiamo cercato di mettere insieme tutti i servizi rivolti ai cittadini ed il mondo dell’economia. Resta il nodo da sciogliere sul transito delle merce oltre le limitazioni per facilitare il passaggio tra il Canton Ticino e l’Italia, dal valico di Zenna”.

Mentre si è al lavoro per gestire il flusso delle merci oltre il tonnellaggio autorizzato, prioritario sarà anche il posizionamento della segnaletica stradale e la gestione del traffico automobilistico, con le arterie verso il Ticino, soprattutto sulla SP61 in direzione Cremenaga e Lavena Ponte Tresa, come spiegato da Paolo Sartorio, così come è necessario liberare le carreggiate dalle piante pericolanti per prevenire eventuali blocchi alla circolazione in caso di maltempo.

Difficile, invece, a detta degli amministratori presenti, la possibilità di incentivare corse lungo la linea ferroviaria e via acqua, sia per i tempi ristretti delle comunicazioni che per la remota possibilità che i frontalieri decidano di abbandonare le loro macchine per recarsi sul luogo di lavoro tramite treni o traghetti.

Non da ultimo, infine, un nuovo incontro che si terrà sempre a Luino la prossima settimana, probabilmente lunedì mattina, dove saranno coinvolti non solo le autorità transfrontaliere elvetiche, per la gestione del passaggio delle merci con l’Agenzia delle Dogane, presente stamane in Municipio con il responsabile Michele Valente, ma anche gli enti sovracomunali italiani, come Provincia di Varese e Regione Lombardia.

Oltre alle amministrazioni comunali di Luino, Maccagno con Pino e Veddasca e di Tronzano Lago Maggiore e ai rappresentanti di Anas, presenti all’incontro di questa mattina a Palazzo Serbelloni anche i Carabinieri di Luino, il Settore Polizia di Frontiera, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale, ai quali si sono aggiunti anche il sindaco di Gambarogno, Tiziano Ponti, e alcuni rappresentanti del Canton Ticino, senza dimenticare i rappresentanti di Comunità Montana Valli del Verbano, con il presidente Simone Castoldi, e quella del Piambello, con il presidente Paolo Sartorio.

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