Canton Ticino | 7 Ottobre 2019

Luino, Etter replica: “Vergognoso strumentalizzare una foto del 2016”

Il ticinese, al centro delle polemiche in questi giorni, risponde ai consiglieri comunali Pd e agli attivisti del M5S. "Assurdo denigrare me per colpire altri"

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Dopo l’intervista rilasciata al giornale ticinese “Tio.ch” e dopo aver letto le critiche mosse dai consiglieri Pd di Luino, Enrica Nogara e Giovanni Petrotta,e dal gruppo di attivisti luinesi del Movimento 5 Stelle, ad intervenire oggi, parlando telefonicamente con la nostra redazione, è il diretto interessato, Roger Etter, al centro delle polemiche da sabato, giorno in cui “Repubblica” ha scritto un articolo con un selfie del 2016 pubblicato su Facebook qualche tempo fa.

“Anzitutto – esordisce il ticinese Roger Etter -, vorrei dire che trovo a dir poco ridicolo il voler colpire oggi altre persone, in questo caso il vicesindaco Alessandro Casali e l’ex ministro Matteo Salvini, per una foto scattata durante un incontro pubblico nel settembre 2016. Che male c’è? Loro non c’entrano nulla, e se è per questo Casali lo avevo conosciuto anni fa, ad una manifestazione velica proprio sul lago Maggiore. E quindi? Siamo semplici conoscenti…”.

Sul caso giudiziario, Etter chiarisce la sua posizione, raccontando di essere tornato a lavorare dopo aver eseguito la condanna. “Mi volete chiamare pregiudicato? Non c’è problema, non piace neanche a me quel mio passato, ma ho espiato pienamente la mia condanna, pagando il prezzo della mia pena, nonostante la giustizia in Svizzera funzioni diversamente dall’Italia e io rimango sulla mia posizione per quanto avvenuto in passato. Il resto sono chiacchiere da bar, fronzoli che non sono più ammessi da un punto i vista deontologico”.

Anche sulle accuse di appartenere all’estrema destra, rivoltegli dai politici e dagli attivisti 5 Stelle luinesi, Etter non ci sta e replica parlando dell’attività culturale dell’associazione che ha fondato qualche mese fa. “In questo periodo abbiamo organizzato due soli incontri, nei quali abbiamo invitato il filosofo russo Aleksandr Dugin e Giulietto Chiesa, giornalista e politico italiano che non ha mai nascosto la sua ideologia comunista. Pensate, stavamo anche cercando di organizzare un incontro con un rappresentante del movimento panafricano. Organizziamo conferenze che creano dibattito, per un mix di cultura e storia che è fondamentale ricordare, a prescindere dalle ideologie”.

Etter, in conclusione poi, rimanda al mittente anche le accuse sulla ideologia e sulla sua carriera politica. “Politicamente, ero nell’Udc e portavo avanti battaglie sul federalismo e sull’autonomia dei Comuni, essendo assolutamente contro la fusione e per la democrazia diretta. Non mi sembra sia un’ideologia nazista, anzi, è il contrario, quindi si rendono conto di cosa parlano?”, conclude il 59enne ticinese.

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