Luino | 15 Settembre 2019

L’ACLI di Luino ringrazia “Sport Senza Barriere”: “Un grande insegnamento per tutti noi”

Ad una settimana di distanza dal grande evento che ha unito sport e disabilità, interviene il vicepresidente Daniele Cocco, esprimendo gratitudine

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Lo scorso weekend si è chiusa la manifestazione “Sport Senza Barriere”, che ha visto la partecipazione di oltre 4mila appassionati e sportivi, che non sono voluti mancare ad un evento in grado di unire lo sport alla disabilità, tutto sotto lo stesso cielo della solidarietà e della condivisione.

E così, nonostante alcune iniziative e conferenze che si terranno entro fine settembre a Luino, arrivano anche le prime considerazioni riguardanti l’evento sportivo, che ha innescato una grande unione di intenti e volontà di lavorare insieme per organizzare una giornata da trascorrere insieme.

Oggi, a sette giorni di distanza, è il vicepresidente dell’ACLI Luino, Daniele Cocco, ad intervenire, per esprimere gratitudine e soddisfazione per il risultato della manifestazione: “Vogliamo ringraziare davvero tanto l’organizzazione e tutti i partecipanti, non solo per la giornata di festa e sport, ma in particolare per averci aperto gli occhi per quanto riguarda la realtà e le problematiche che spesso chi ha una disabilità deve affrontare, per negligenza e superficialità di chi non si rende conto del disagio che si crea anche con gesti banali”.

“In particolare – continua Cocco – ci terrei a ringraziare Marco Mssarenti e tutti i suoi collaboratori per l’impegno e la determinazione, che hanno profuso in modo tale da far sembrare facile qualcosa che sembrava davvero difficile da realizzare. Inoltre, un ringraziamento particolare e di cuore va a Max Manfredi, una delle persone più forti, sognatrici e determinate che io abbia conosciuto. Infine, da parte di ACLI Luino un doveroso grazie a don Max, sempre disponibile nei nostri confronti e a volte rigido per ridimensionare le nostre sregolatezze”.

Un commento, però, quello di Daniele Cocco, anche sulla raccolta fondi lanciata per fare in modo che Andrea Rossi possa riuscire a curarsi in Israele: “Dobbiamo essere uniti per dare supporto ad un ragazzo che deve affrontare una sfida di cui non possiamo e non dobbiamo essere testimoni impassibili. Sarà solo una gocciolina nel mare, ma noi delle ACLI questa gocciolina la metteremo, convincendo tutti a fare del loro meglio per dare un contributo alla causa di questo giovane ragazzo”.

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