Luino | 4 Luglio 2019

Movida sì o movida no nel luinese? I Comuni rispondano alle esigenze di locali e residenti

Il caso scuote ormai da alcune settimane tutta la "sponda magra" del Verbano. Il divertimento di tanti non coincide con il volere di alcuni abitanti. Come fare?

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Non trovano pace alcuni proprietari dei locali serali e notturni del territorio luinese, da Maccagno con Pino e Veddasca, passando da Luino e Brezzo di Bedero, arrivando a Porto Valtravaglia. A detta loro, nonostante rispettino le regole sull’inquinamento acustico e sugli orari imposti dai regolamenti comunali, ci sono residenti che inviano segnalazioni o sporgono denunce perchè infastiditi dall’eccessivo rumore, causato da feste ed eventi organizzati, soprattutto in queste prime settimane di caldo estivo.

Per questo, infatti, i gestori di bar e pub, poco meno di un mese fa, avevano inviato un appello al sindaco di Luino, Andrea Pellicini, con l’obiettivo di trovare un compromesso che potesse andare incontro a tutte le loro esigenze. Al momento, però, di questa riunione o di questo tavolo di lavoro con le amministrazioni non vi è traccia, ma le criticità sul territorio non sembrano destinate a esaurirsi.

In ordine di tempo, l’ultimo episodio è avvenuto al “Giona Beach Lounge”, locale che gestisce il Parco Giona di Maccagno, dove nello scorso weekend sono stati migliaia i giovani e le famiglie che hanno affollato le spiagge e il locale all’insegna di relax, musica e divertimento. Qui alcuni residenti si sono lamentati e pare abbiano avviato una raccolta firme tra vicini di casa affinché le serate e la musica non diano più fastidio.

Questa voglia di estate e di trascorrere una serata in compagnia con gli amici, lasciandosi trascinare dall’entusiasmo, pare evidente, non coincide con le necessità di diversi residenti che vivono nei pressi dei locali o dei ristoranti della movida del Verbano. Con una serie infinita di segnalazioni registrate, sfociate talvolta anche in denunce, i carabinieri della Compagnia di Luino e il Settore Polizia di Frontiera di Luino, comprese le varie Polizie Locali, conoscono la situazione.

Ogni tanto si interviene in loco per accertare eventuali irregolarità e non creare disagi alla quiete pubblica, ma altre volte, invece, capita che, nonostante le regole siano rispettate, il volere dei cittadini è quello di non avere noie e musica, anche alle 19 di sera.

Ed è qui, infatti, che sorge il problema, perchè la questione sembra proprio di mentalità e di cultura. Da una parte i gestori e i clienti, dall’altra i residenti. Spesso, infatti, i gestori c’entrano poco o nulla con gli schiamazzi dei giovani, anche a notte inoltrata, che si lasciano andare, ma a farne le spese sono loro e i proprietari delle strutture, come avvenuto recentemente con le verifiche da parte di ARPA Lombardia in alcuni locali del centro di Luino. Quindi, il primo appello dovrebbe essere rivolto ai giovani, con l’obiettivo di far loro capire quanto sia importante, una volta finita la festa, rispettare i residenti, all’insegna del buon senso e del senso civico.

Dall’altra parte, però, anche i residenti, devono rendersi conto che gli unici mesi “vivi” nel territorio luinese sono quelli estivi, quando ci sono anche tanti turisti stranieri che, in vacanza, vogliono godersi una serata divertendosi tra i bar o le strutture presenti. Quindi, chiedere un intervento delle forze dell’ordine alle ore 19 o alle ore 21, pare essere un tantino esagerato. Basterebbe solo conoscere i regolamenti comunali e, ove non rispettati in base alle disposizioni, segnalare alle autorità.

Una soluzione che potrebbe far contenti tutti, in un’ottica di prevenzione dei disagi e dei problemi, potrebbe essere quella di provare a coinvolgere i comuni rivieraschi intorno ad un tavolo, insieme ai gestori dei bar, ai proprietari delle strutture, alle forze dell’ordine e, soprattutto ai residenti, per provare a trovare un’unità di intenti ed un compromesso che abbia come interesse unico quello di tutelare tutti e di non scontentare nessuno, rispettando le esigenze di chi lavora e quelle di chi, invece, vorrebbe dormire perchè l’indomani deve svegliarsi alle 5 per iniziare il turno.

Lo sviluppo di turismo passa anche da qui, e le amministrazioni comunali questo lo sanno bene. Non si può lasciare al caso una situazione così tanto delicata, ma bisogna intervenire e porre rimedio, per il bene di tutti.

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