Cadegliano Viconago | 10 Maggio 2019

Cadegliano, inaugurate case per donne vittime di violenza e famiglie disagiate

Un investimento di 230mila euro in totale per ristrutturare della case popolari costruite negli anni '90, ora a disposizione dell'ATS Insubria e della Procura di Varese

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Sono stati inaugurati questa mattina, venerdì 10 maggio, tre alloggi di assistenza genitoriale, destinati ad ospitare persone in stato di disagio, a Cadegliano Viconago, alla presenza dei consiglieri regionali Emanuele Monti e Giacomo Cosentino, accolti dal sindaco Arnaldo Tordi, dal vicesindaco Vincenzo Marseglia, dall’assistente sociale Federica Calvi, che hanno seguito il progetto sin dall’inizio, da alcuni consiglieri comunali e altri amministratori locali.

“Abbiamo ristrutturato tre case popolari, villette a schiera degli anni ’90, che in passato avevamo messo in vendita – commenta con soddisfazione il sindaco Arnaldo Tordi -, e che all’interno erano da ristrutturare. Il nostro obiettivo era quello di recuperare fondi per acquistare fabbricati fatiscenti nel centro storico e costruire appartamentini di 60 metri quadrati. Purtroppo, però, non siamo riusciti a venderli e così abbiamo aderito ad un bando regionale dedicato alle donne maltrattate con prole”.

In paese così sono arrivati 200mila euro, mentre 30mila euro circa sono stati stanziati dal comune, e da oggi le case saranno a disposizione dell’ATS Insubria e della Procura della Repubblica di Varese ed in futuro saranno assegnate a famiglie e donne, che hanno subito violenze e maltrattamenti. Si tratta di tre case con con diverse camere da letto, soggiorno, cucina, due bagni, lavanderia e garage, dove potranno anche vivere più nuclei familiari in condivisione, ma questo saranno gli organi competenti a stabilirlo.

“Regione Lombardia è da sempre al fianco delle persone e delle famiglie in difficoltà – commenta Emanuele Monti, presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia -, come abbiamo dimostrato con i numerosi progetti di aiuto e assistenza finanziati e concretizzati grazie al nostro impegno. In particolare, in questi anni abbiamo contribuito a realizzare case rifugio per donne vittime di violenza e unità abitative per genitori separati con minori, che vivono situazioni di forte disagio”.

“Questo è un progetto che rientra nel bando, promosso da Regione Lombardia, che aveva finanziato diversi progetti dell’Ats Insubria sul territorio della provincia di Varese – spiega Monti –. Nello specifico si trattava di sette progetti in tutto, che prevedevano la realizzazione di una casa rifugio per donne vittima di violenza e di 18 unità per utenze fragili. Il finanziamento di Regione Lombardia superava 1,2 milioni di euro”.

Fornire case protette per dare respiro a chi vive disagi sociali e alle donne vittime di violenza rappresenta una priorità per chi è chiamato ad amministrare la Regione – continua il Presidente di Commissione – essere al fianco ed aiutare le fasce disagiate della nostra cittadinanza è un impegno fondamentale per chi siede nelle istituzioni. E come Commissione noi siamo sempre stati in prima linea”.

“Oltre alle donne vittime di violenza – conclude Monti – questi alloggi sono stati pensati per ospitare nuclei familiari mono genitoriali con figli piccoli, famiglie con disagio economico, genitori separati o divorziati con figli e che versano in condizioni di disagio. E quindi naturalmente persone anziane e disabili”.

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