Ticino | 26 Novembre 2018

Via libera al nuovo Comune di Tresa: favorevoli alla fusione tre paesi su quattro

Convince al confine il progetto di sviluppo dei sindaci di Monteggio, Croglio, Ponte Tresa e Sessa. La parola ora al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio

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Dopo le ultime esperienze di Maccagno e della Val Veddasca, e di Duno e Cuveglio in Valcuvia, si torna a parlare di fusione al confine tra Alto Varesotto e Ticino, con un referendum che ha coinvolto quattro paesi svizzeri e che è stato nelle scorse ore al centro di una prima significativa svolta. Terminata la consultazione proposta ai cittadini di Monteggio, Croglio, Ponte Tresa e Sessa, la sensazione è infatti che il nuovo ente locale, denominato Tresa, sia destinato a diventare realtà.

Solo in un territorio, quello di Sessa, la votazione ha avuto un esito negativo, con 184 responsi contrari e 165 favorevoli, ma nel complesso il piano messo a punto dai quattro sindaci, all’interno di una apposita commissione, sembra aver convinto le comunità della zona.

C’è dunque ottimismo, e un appoggio quasi totale dei cittadini alle istituzioni, per un progetto che punta a migliorare la qualità della vita, potenziare i servizi esistenti e svilupparne dei nuovi (si parla ad esempio di un centro diurno per gli anziani, di percorsi ciclabili e anche di maggiori offerte e strutture per il tempo libero e per le attività culturali).

Per il comune di Tresa, che in prospettiva futura potrebbe diventare la terza area più popolosa del Malcantone con 3.300 abitanti stimati, è previsto un municipio composto da cinque amministratori e un consiglio comunale di venticinque membri. L’iter burocratico proseguirà ora con la presa d’atto del risultato, inerente la consultazione, da parte del Consiglio di Stato cantonale, a cui farà seguito la decisione finale del Gran Consiglio, l’ultima prima dell’atto pratico di consolidamento della nuova realtà fissato per le elezioni comunali del 2021.

Resta da capire al momento quale ruolo giocherà nel processo il comune di Sessa, contrario alla fusione. Un ruolo al momento bloccato a metà tra l’aggregazione coatta all’ente in fase di sviluppo oppure l’esclusione, e la conseguente nascita di Tresa entro i confini di tre territori.

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