Colmegna, disagi per la frana sulla strada dietro la galleria. “A breve la riapertura ciclopedonale”

La situazione del cantiere dietro la galleria di Colmegna, quella verso Maccagno con Pino e Veddasca, torna a far preoccupare i cittadini. Dopo le segnalazioni nel mese di settembre, quando si sono verificate cadute di massi nel tratto di SS394 dietro la galleria, il comune di Luino aveva avviato i lavori di messa in sicurezza per rimuovere i sassi e pulire l’area.

Oggi, però, ad oltre un mese dell’inizio del cantiere il passaggio risulta bloccato dai lavori che, probabilmente, non sono ancora terminati. Un rischio denunciato da quelle persone che percorrono a piedi la strada, costretti a mettere a repentaglio la loro incolumità, e quella degli automobilisti, camminando all’interno della galleria.

“La costruzione delle gallerie ‘paramassi’ ha lasciato in carico ai Comuni alcuni tratti della vecchia strada costiera da utilizzarsi come percorsi di accesso al lago o di alternativa lenta – spiega il vicesindaco di Luino, Alessandro Casali -. Naturalmente le problematiche legate alla fragilità dei versanti restano e può succedere, come a Colmegna, che materiale e sassi vadano a gravare su questi percorsi. Il piano geologico comunale ha registrato queste problematiche e per quanto possibile si cerca di prevenire ogni fonte di pericolo chiudendo per precauzione la zona interessata come è avvenuto nelle scorse settimane a causa di uno smottamento improvviso”.

La zona del dissesto, però, è già stata visitata da tecnici incaricati dal Comune e nelle prossime settimane sembra che possa essere aperto almeno un passaggio protetto ciclopedonale; l’intera carreggiata, invece, necessita di un intervento maggiore, già programmato, ma per il quale va sviluppato uno specifico progetto e posti i necessari fondi di spesa in bilancio.

“Quel tratto di strada – conclude Casali – è parte di un’ipotesi di progetto per realizzare una pista riservata ciclopedonale Luino a Colmegna e poi a Maccagno: un programma ambizioso, ma indispensabile per rivalutare turisticamente il sistema fronte lago del luinese garantendo senza soluzione di continuità la fruibilità dolce della sponda lacuale, un impegno per il territorio che intendiamo al più presto presentare anche in sede regionale”.