Vetri rotti, finestre e porte divelte, danni all’arredamento interno e, non da ultimo, il furto di diverse bottiglie di alcolici. È questo quello che un consigliere si è trovato davanti negli scorsi giorni, arrivando all’Acli di via San Pietro a Luino. Nonostante la chiusura del locale (per ferie dal 31 luglio al 14 agosto, ndr), che da sempre accoglie gli anziani del territorio per una partita a carte ed un “bianchino”, il consigliere si era recato presso la struttura per cambiare una lampadina al proiettore.
Dopo aver aperto il cancello, mentre stava entrando all’interno, ha notato qualcosa di strano. Una finestra completamente sradicata, mobiletti ribaltati e danni anche alla macchinetta delle freccette, per centinaia di euro di danni, senza contare il furto di alcune bottiglie di alcolici.
Le foto, infatti, testimoniano la situazione trovata dai ragazzi dell’Acli dietro al bancone, che hanno denunciato il furto ai Carabinieri della Compagnia di Luino, i quali stanno indagando per trovare i responsabili. I malviventi, rovistando ovunque, infatti, hanno messo letteralmente a soqquadro il locale.
“Probabilmente il furto è avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì – spiegano i ragazzi del direttivo Acli di Luino -. Quest’anno è già il secondo che subiamo e questo ci crea un’enorme tristezza. Per rubare ‘due’ bottiglie di alcolici si fanno un sacco di danni. La strada è buia e quindi questi soggetti ne approfittano. Noi facciamo una grandissima fatica a tenere aperto il circolo, siamo quasi tutti volontari. È un posto dove scambiare due chiacchiere, partecipare alle attività ricreative ed è uno dei pochi luoghi a Luino con prezzi contenuti dove non si fanno distinzioni sociali. È molto bello veder giocare a carte, insieme, un medico ed uno spazzino, ormai entrambi in pensione. Un luogo frequentato da tanti anziani, ma anche da numerosi giovani. Se continueremo a subire furti, non lo neghiamo, non sarà facile andare avanti”.
Solo ieri la notizia del furto avvenuto alla Caritas di Luino, poco distante dall’Acli, dove erano stati portati via viveri dal valore di circa mille euro.
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