Maccagno | 22 Maggio 2025

FranceSport, «dove il sogno è dei ragazzi: vent’anni di passione, gioco e amicizia»

Un gruppo di "genitori riconoscenti" scrive alla nostra redazione per riflettere sul ruolo del progetto calcistico maccagnese nella comunità locale. «Qui prima che i calciatori si formano le persone»

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Si firmano “genitori riconoscenti” gli autori della lettera inviata alla redazione, che pubblichiamo di seguito in forma integrale, per sottolineare gli aspetti positivi del progetto France Sport, società di calcio la cui prima squadra è stata protagonista lo scorso weekend con la salvezza ottenuta sul campo di casa a Maccagno nel ritorno della sfida dei playout di Prima Categoria, contro l’Arsaghese.

Gli autori della lettera parlano dei valori del progetto avviato nel 2005 da Marco Franceschetti, ex giocatore di serie A e ora allenatore della prima squadra (qui l’intervista dopo la partita per la salvezza di domenica scorsa), e riflettono sul rapporto genitori – giovani applicato al mondo del calcio. «Qui – sottolineano i genitori – prima che i calciatori si formano le persone». Ecco la lettera.

“Lo sport non costruisce il carattere. Lo rivela” – Heywood Hale Broun

Quel che i genitori non sanno vedere!

C’è un sogno che cresce tra le colline di un piccolo comune della provincia di Varese. Un sogno che non veste sempre la maglia numero 10, che non cerca per forza i riflettori, ma che si allena ogni giorno sul campo della dignità, del rispetto e dell’amicizia. Questo sogno si chiama France Sport, una società sportiva nata nel 2005 con tredici ragazzi e oggi diventata un’eccellenza educativa con oltre 150 giovani atleti.

Vent’anni di attività, di storie vissute sul campo e fuori. Vent’anni di crescita, non solo tecnica, ma umana. Perché qui, prima che i calciatori, si formano le persone. Ragazzi che imparano a stare in squadra, ad ascoltare l’altro, a mettersi in gioco con onestà. E tutto questo accade grazie a una guida silenziosa e solida, fatta di educatori, allenatori, famiglie e volontari che credono nello sport come palestra di vita.

La bellezza della France Sport è nella sua naturale evoluzione. I piccoli diventano grandi, e quei grandi poi diventano allenatori, accompagnatori, punti di riferimento per chi arriva. È un cerchio che si chiude, e nel farlo disegna una comunità. Una famiglia allargata che trova nel calcio un linguaggio comune, ma soprattutto una filosofia condivisa: tutti devono poter giocare, almeno fino a una certa età, perché il risultato non conta quanto la possibilità di crescere attraverso il gioco.

In un panorama in cui lo sport giovanile è spesso schiacciato dall’ansia da prestazione, France Sport resiste e si distingue. Anche qui si sentono le urla dagli spalti e la tentazione di inseguire il talento a ogni costo è reale. Eppure, frequentandola, si percepisce chiaramente una scelta quotidiana: quella di non lasciarsi travolgere dalle lusinghe del risultato, restando fedeli a un’idea di sport che mette al centro la crescita, non la vittoria a tutti i costi. Come in ogni ambiente si sbaglia, si cade, si riparte — sempre nel rispetto dei tempi, dei limiti e delle potenzialità di ciascuno. Perché insegnare a giocare con il cuore e con la testa è, in fondo, più appagante che vincere per forza.

Ma non sempre è così semplice. Perché, a volte, il sogno del ragazzo viene inghiottito da quello del genitore. A un certo punto – ed è qui che iniziano i veri problemi – non si gioca più per crescere, ma per vincere. E il successo del figlio diventa il riscatto, l’orgoglio, la rivalsa del padre o della madre. Così si smarrisce il senso, si spezza la magia del vero sport.

È per questo che dobbiamo difendere realtà come France Sport. Perché ci ricordano che il vero obiettivo dello sport è la formazione integrale della persona. La crescita serena, l’educazione al rispetto, al sacrificio, alla lealtà. Il campione, se arriva, è un effetto collaterale felice, non lo scopo. E poi, diciamocelo: che cos’è davvero un campione, se non colui che sa eccellere prima di tutto nei valori dello sport che sono gli stessi della vita?

Alla France Sport si insegna a sognare, ma anche a camminare con i piedi per terra. Si educa al coraggio di essere sé stessi, dentro e fuori dal campo. Si costruiscono persone, non solo atleti.

Il sogno dei nostri figli non deve essere il nostro. Lasciamoli liberi di inseguirlo, in ambienti sani, veri, belli. Magari proprio su un campo di provincia, dove il calcio è ancora gioco. E la vittoria più grande è crescere insieme.

Firmato… genitori riconoscenti!

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