Il problema degli animali selvatici, in particolare i cinghiali, interessa molte aree del Luinese e sono molti i semplici cittadini, oltre che diversi produttori locali, a manifestare la propria amarezza per i danni causati ai terreni e anche un certo timore per gli incidenti stradali provocati da un improvviso incontro con esemplari di tali specie lungo strade.
Mentre prosegue la stagione venatoria dei cacciatori del Comprensorio alpino Nord Verbano, negli scorsi giorni l’amministrazione comunale di Maccagno con Pino e Veddasca ha scelto di intervenire sul tema dopo aver ricevuto numerose segnalazioni sull’avvistamento di ungulati anche in centro paese, non solo nei borghi sparsi per la valle e più a contatto con l’ambiente naturale.
«Li ho visti anche io personalmente – commenta il sindaco Fabio Passera – Ne sono stati avvistati alcuni, sia adulti che cuccioli, persino nella zona del Municipio, non solo in frazioni come Pino, Veddo o Armio. Un grande problema anche per la raccolta differenziata dei rifiuti».
Di frequente, infatti, i bidoncini vengono ritrovati rovesciati e i sacchetti contenenti le varie frazioni rotti, con il risultato che l’immondizia si sparge sulla strada, sporcandola e costringendo gli operatori ecologici a intervenire anche per ripristinare le normali condizioni di igiene e decoro. Per questo motivo l’invito da parte dell’amministrazione maccagnese ai cittadini è quello di essere «rigorosi» nell’esposizione dei rifiuti e, soprattutto, di evitare di lasciare del cibo per i cinghiali.
Ma questa è l’unica azione possibile completamente in mano ai cittadini. Per il resto, spiega Passera, ci sono i continui contatti con la Provincia e la Polizia faunistica, che hanno già effettuato dei sopralluoghi in paese e stanno cercando le migliori soluzioni per intervenire senza creare danni ulteriori e, soprattutto, senza mettere in pericolo le persone: «Sparare all’interno dei centri abitati è assolutamente impossibile, ma da Villa Recalcati ci hanno garantito la volontà di correre ai ripari con degli interventi efficaci ma meno invasivi».
«Ci piacerebbe poter risolvere questo problema con uno schiocco di dita – chiosa il primo cittadino – ma sappiamo che non è possibile. A oggi non abbiamo risposte, siamo in attesa di soluzioni quantomeno per arginarlo. Non è un tema banale e bisogna anche capire i veterinari, ad esempio, cosa dicono. Di sicuro – conclude – ci stiamo attivando per fare il meglio».
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