Il sindaco di Monvalle e quello di Sangiano si muovono per porre rimedio allo scioglimento dell’Unione Comuni del Medio Verbano, ente che lo scorso dicembre ha smesso di fornire loro il servizio di Polizia Locale (qui i dettagli).
Un nuovo bando, una nuova convenzione che ne sostituisce un’altra da poco scaduta, e un dialogo che coinvolge anche i Comuni limitrofi per capire in quale modo attivare i nuovi presidi dei vigili, cercando di limitare le spese, impiegare al meglio le risorse ed evitare gli errori del passato. Questi i fronti aperti, a cominciare da Monvalle, dove gli uffici comunali danno notizia di un bando finalizzato all’assunzione di due agenti: uno per il borgo e uno per il vicino Comune di Leggiuno, che attualmente contribuisce ad assicurare a Monvalle i servizi più importanti di polizia locale, fornendo a orario ridotto il proprio personale: una vigilessa e il comandante. Questo dopo che l’ufficio dei vigili di Monvalle è stato ricostituito, con il sindaco come responsabile provvisorio.
La struttura mancava da circa vent’anni, periodo durante il quale il paese si è servito del personale messo a disposizione dalla polizia del Medio Verbano. Identica la situazione a Sangiano, dove in assenza di un comandante il sindaco Matteo Marchesi ha dovuto assumere temporaneamente la carica di responsabile del nuovo ufficio. L’attività quotidiana è stata garantita per tre mesi circa dal personale di Leggiuno e ora, grazie ad una ulteriore convenzione, il Comune sta usufruendo del supporto di un vigile in forza a Cittiglio per occuparsi delle principali funzioni, tra cui la gestione della viabilità e le pratiche amministrative e di sportello.
Nel mezzo c’è il confronto tra amministratori per mettere a punto i dettagli di una struttura intercomunale che, nei piani attuali, dovrebbe unire Leggiuno, Sangiano e Monvalle. L’ufficio unico di polizia locale avrà un comandante e un organico composto da tre o quattro agenti: quello di Leggiuno, la figura che l’amministrazione di Monvalle individuerà dal bando appena annunciato e quella che l’amministrazione di Sangiano assumerà a settembre.
«Le risorse sono già state messe a bilancio – fa sapere Matteo Marchesi – e sull’idea della gestione associata continuiamo a confrontarci con i sindaci dei Comuni limitrofi. Il rapporto è ottimo e il processo di liquidazione dell’Unione, nonostante tutto, ci ha consentito di rafforzare l’intesa».
Questo processo, secondo le previsioni, entrerà nella sua fase decisiva nel giro di pochi mesi, con la vendita tramite asta di tutti i beni mobili di proprietà dell’ente; poi, entro la fine dell’anno, verrà definita la situazione dell’ex sede, unico bene immobile appartenente all’Unione.
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