Luino | 17 Novembre 2021

La sanità dell’Alto Verbano, svelato il futuro dell’ospedale di Luino

Ieri sera, a Palazzo Verbania, l'incontro per fare il punto tra i sindaci del Piano di Zona e ASST Sette Laghi. Investimenti totali per oltre 5,3 milioni di euro

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Si è tenuto ieri sera a Palazzo Verbania un incontro convocato dall’Assemblea dei Sindaci del Piano di Zona di Luino con i vertici di ASST Sette Laghi. Tema della serata, il presente e il futuro della sanità dell’Alto Verbano. I sindaci hanno aperto l’incontro sintetizzando i punti centrali del documento “Considerazioni e proposte sul futuro dell’Ospedale di Luino“, inviato alla Direzione dell’ASST Sette Laghi per impostare il confronto in chiave propositiva e redatto nelle scorse settimane.

“L’Assemblea dei sindaci con questo documento – si legge nell’introduzione al testo – ritiene di porsi come interlocutore propositivo sia per quanto riguarda la programmazione sanitaria, tenuto conto della forte vocazione territoriale dell’Assemblea, sia per quanto riguarda la verifica dell’andamento e della coerenza dell’attività sanitaria rispetto agli obiettivi prefissati”.

“E’ stato un incontro davvero proficuo – hanno commentato il presidente del Piano di Zona, Antonio Palmieri, e il sindaco di Luino, Enrico Bianchi -, un’occasione di confronto e di approfondimento sulle difficoltà e soprattutto sulle opportunità della sanità. Ci auguriamo che questo modus operandi possa accompagnare la crescita del nostro ospedale e di tutta la sanità dell’alto Verbano”.

Dopo la presentazione dei contenuti del documento redatto dai sindaci, a recepirne i contenuti e ad illustrare la situazione presente e i progetti futuri della sanità dell’Alto Verbano, la Direzione dell’ASST dei Sette Laghi. In particolare, il direttore sanitario, Lorenzo Maffioli, si è concentrato sulla parte della presentazione relativa al polo ospedaliero, mentre il direttore socio-sanitario, Ivan Mazzoleni, ha affrontato la parte relativa al Polo Territoriale.

La progettualità che riguarda la sanità dell’Alto Verbano deve, infatti, tenere conto dell’evoluzione in corso del sistema socio-sanitario regionale, centrata su un bipolarismo che in realtà permetterà di garantire l’unitarietà del percorso di cura per ciascuna persona: il polo ospedaliero e il polo territoriale saranno, infatti, i due settori aziendali le cui declinazioni interesseranno anche e soprattutto l’ospedale di Luino e le strutture territoriali dell’Alto Verbano, chiamati a soddisfare, insieme, ogni esigenza non “sanitaria” in senso stretto, ma ‘di salute’, nel senso più ampio del termine, della persona.

Non si può quindi descrivere il percorso disegnato per l’Ospedale di Luino prescindendo dalla parallela evoluzione dei servizi territoriali che lo accompagneranno. “L’ospedale di Luino è innanzitutto una delle sedi ospedaliere dell’ASST Sette Laghi, inserita in una rete con una crescente integrazione che si esprime già su due livelli, più uno in divenire – ha spiegato il DS Maffioli -. Innanzitutto l’integrazione delle risorse umane, poi l’integrazione organizzativa, che si fonda sulla definizione di percorsi di cura trasversali alle diverse sedi ospedaliere e che garantiscono ad ogni paziente che si rivolge all’ASST Sette Laghi la stessa qualità e completezza assistenziale a prescindere dalla sede di primo accesso”.

“Infine, in fase di sviluppo è il terzo livello di integrazione, che si sovrappone ai due precedenti, quello della telemedicina: è già in programma l’introduzione delle televisita neurologica per valutare i pazienti che accedono al Pronto Soccorso di Luino e la necessità del loro trasferimento al Circolo. Un’opportunità che si aggiunge a quella della tecnologia Tytocare dedicata ai pazienti pediatrici”, prosegue Maffioli.

Per quanto riguarda il Polo Ospedaliero, oltre alla già citata introduzione delle telemedicina, è in fase di valutazione l’attivazione di un paio di letti di Osservazione Breve Intensiva in Pronto Soccorso, attrezzati con ventilatori polmonari e telemetria.

A gennaio 2022 inoltre partiranno i lavori per la ristrutturazione del Pronto Soccorso per creare un’area di triage più ampia e separare i percorsi per pazienti Covid+ e Covid-. L’intervento prevede anche il rifacimento dell’impiantistica di tutta la zona e lo sdoppiamento degli impianti di raffrescamento tra zone “pulite” e zone “sporche”, per un valore delle opere di circa 660mila euro.

Restando in tema di interventi strutturali, è inoltre prevista la realizzazione di una nuova cabina elettrica (oltre 390mila euro di investimento), il rifacimento della copertura del Padiglione centrale (350mila euro di investimento) e la realizzazione della Casa della Comunità (circa 1,5 milioni di euro euro da PNRR) e dell’ospedale di Comunità (2,5 milioni di euro euro da PNRR), per un totale di oltre 5,3 milioni di euro di investimenti.

Tornando all’attività sanitaria, per quanto riguarda l’area medica, è stato deliberato il bando di concorso per il Direttore della S.C. Medicina generale. Inoltre, è prevista l’attivazione di ulteriori quattro posti letto di Medicina generale alla fine del prossimo anno.

Per quanto riguarda l’area chirurgica, l’attività operatoria è a pieno regime, con 10 sedute operatorie a settimana. 22 i posti letto attualmente attivi, 11 di Chirurgia Generale e 11 di Ortopedia e Traumatologia, pari al massimo consentito in ottemperanza al distanziamento nelle degenze previsto dalla normativa anti-Covid 19. Entro il primo semestre del 2022 è inoltre in fase di valutazione l’avvio dell’attività di Chirurgia della Mano. E’ già stato inoltre pubblicato il bando per Direttore S.C. Ortopedia e Traumatologia.

Ecco invece il dettaglio per quanto riguarda l’attività ambulatoriale:
– Diabetologia: aumenta di un pomeriggio/sett. da novembre e di una mattina/settimana da gennaio;
– Cardiologia: +1 giorno/sett. da settembre (un ambulatorio a settimana dedicato allo scompenso);
– Neurologia: confermata anche durante l’emergenza. Prevista introduzione della telemedicina;
– Pneumologia: ambulatori riportati a regime da novembre; esecuzione di spirometria 1 volta/mese; slot dedicato a pazienti bariatrici 1 volta/sett;
– Reumatologia: reintrodotto l’ambulatorio passando da 1 a 2 volte/mese;
– Nefrologia: confermata anche durante l’emergenza;
– Gastroenterologia: attivate due sedute endoscopiche a settimana.
– Medicina: reintrodotto l’ambulatorio eco-vascolare e ripreso l’amb. Medicina interna; ambulatorio tronchi sovraortici (TSA) 1 giorno/settimana;
– Dermatologia: reintrodotta l’attività ambulatoriale;
– NPI: servizio internalizzato da gennaio 2022.
– Oculistica: a regime;
– Otorinolaringoiatria: ripreso da ottobre (2 volte/settimana);
– Urologia: di prossima introduzione;
– Chirurgia: prossimo potenziamento degli ambulatori; istituzione di Centro Cure Proctologiche di terzo livello
– Chirurgia Bariatrica: invariato.
– Radiologia: nuova TAC 64 strati (intervento finanziato per € 360.000,00)

E’ quindi intervenuto il Direttore SocioSanitario, Ivan Mazzoleni, per riferire gli importanti investimenti che riguardano il Polo Territoriale: “L’ospedale di Luino è stato individuato per accogliere sia un Ospedale di Comunità, sia una Casa della Comunità. Per il primo, stiamo valutando l’attivazione di sei posti letto pilota entro fine anno al primo piano del Padiglione centrale, destinati, al termine dei lavori di ristrutturazione, quindi nel giro di un anno, a diventare 20 insediati al quinto piano. La Casa della Comunità, invece, che servirà un territorio di 24 Comuni per 56.000 abitanti, sarà ospitata in un nuovo immobile, realizzato ex novo con tecniche e materiali ecocompatibili, che sarà costruito dove ora sorge la sede dell’ex guardia medica”.

“Tra le iniziative già avviate, invece – ha aggiunto Mazzoleni – un progetto di dimissioni protette e accompagnamento domiciliare integrato, in fase di definizione con i componenti del piano di zona”. Al termine della serata, l’ingegnere Guarnaschelli ha presentato il progetto dell’immobile che ospiterà la Casa della Comunità, realizzato con tecniche e materiali ecocompatibili.

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