Dopo gli interventi dei consiglieri comunali Alessandro Casali, Davide Cataldo e Andrea Pellicini, è l’ASST Sette Laghi a voler rassicurare direttamente la popolazione con una nota inviata alla nostra redazione nella quale inquadra la situazione attuale dell’ospedale di Luino.
Il Luini-Confalonieri, dichiarano dall’azienda sociosanitaria, “ha dato un contributo rilevante alla gestione della pandemia e non appena la pressione dei ricoveri Covid lo ha consentito, soprattutto dall’inizio dell’estate, sono stati ripristinati i reparti no covid e potenziata l’attività chirurgica” che, da giugno, è tornata a pieno regime con 15 sedute a settimana. E da oggi, mercoledì 22 settembre, è stata ripristinata la dotazione di posti letto chirurgici portandola da 16 a 20, superiore a quella del 2019.
Sempre dall’inizio dell’estate – proseguono – è stata ripristinata anche l’attività di Cure Subacute e l’attività di degenza di Medicina generale è aumentata fino al massimo consentito dai distanziamenti previsti dalla normativa per i reparti Covid free: “A breve, comunque, le modifiche strutturali in corso consentiranno di aumentare ancora la capacità delle degenza ordinaria”.
Riattivati anche i posti letto per le attività di riabilitazione, compatibilmente con il rispetto del distanziamento e l’organico infermieristico, mentre a livello ambulatoriale l’attività è tornata a regime nel corso dell’estate, con l’introduzione di un ambulatorio di dermatologia e il prossimo potenziamento dell’attività di diagnostica proctologica.
Anche l’attività di Pronto Soccorso si è stabilizzata sui volumi pre-pandemici. Per l’urgenza permane presso l’ospedale di Luino un mezzo di soccorso avanzato di AREU con medico rianimatore per i trasporti tempo dipendenti, che si aggiunge all’anestesista presente h24 in ospedale e a quello in pronta disponibilità.
Insistono nel compendio ospedaliero le strutture psichiatriche residenziali a media e bassa intensità (CPM e CRM), oltre ad un Centro Diurno e agli ambulatori del Centro Psico Sociale (CPS), perfettamente integrate con Servizio di Diagnosi Prevenzione e Cura dell’ospedale di Cittiglio. Le attività psichiatriche non hanno subito riduzioni durante tutto il corso della pandemia.
Per quanto riguarda l’assetto dell’ospedale di Luino, “esso è adeguato al piano di valorizzazione e rilancio stilato per i presidi spoke della ASST Sette Laghi e il fatto che nelle proposte di modifiche al POAS inviate in Regione non si faccia riferimento diretto a Luino ne è la conferma: non è sull’organigramma che è necessario intervenire in quella sede, ma sui servizi erogati, come si sta appunto facendo”.
Per il personale medico sono in corso le procedure di assunzione, in particolare per la chirurgia generale e l’ortopedia e traumatologia e un’ulteriore conferma dell’importanza che l’ospedale di Luino riveste all’interno dell’ASST è anche il programma di interventi che lo riguardano direttamente, del valore complessivo di 1,4 milioni di euro: dal rifacimento della copertura del tetto del Padiglione Centrale, per un finanziamento complessivo pari a 300 mila euro, alla ristrutturazione del Pronto Soccorso (il valore delle opere è di circa 660.000 euro), al rifacimento della cabina elettrica anche in previsione dell’estensione del condizionamento a tutto il Monoblocco (valore dell’opera 390.000).
Per il rilancio di Luino, molto utili saranno anche gli esiti dell’analisi sui fabbisogni sociosanitari dell’alto Verbano che sta conducendo ATS Insubria. Con la nuova riforma del SSR, inoltre, è prevista una riorganizzazione dei servizi dedicati alla popolazione dell’Alto Verbano in un’ottica di valorizzazione del territorio anche con la previsione di realizzare una Casa della Comunità e un Ospedale di Comunità.
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