Italia | 6 Agosto 2021

Green Pass per viaggiare e tornare a scuola in presenza: approvato il nuovo decreto legge

Esteso l’obbligo di certificazione verde a mezzi a lunga percorrenza e per docenti e personale scolastico. Richiesto anche a studenti universitari. Ecco tutte le novità

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Da oggi, venerdì 6 agosto, sono in vigore le nuove disposizioni contenute nel decreto legge del 23 luglio scorso e legate all’obbligo di possedere il Green Pass per poter accedere a luoghi chiusi come bar e ristoranti, musei, cinema, teatri, palestre, piscine e centri benessere, ma anche a parchi a tema, stadi, congressi, concorsi pubblici o grandi eventi.

Durante il Consiglio del Ministri di ieri, però, è stato approvato all’unanimità il nuovo decreto legge che prevede, dal 1 settembre, l’estensione della certificazione verde a due ambiti ben definiti, ovvero quello della scuola e quello dei trasporti.

A presentare il provvedimento sono stati, nel corso di una conferenza stampa al termine della riunione di Palazzo Chigi, i tre ministri della Salute Roberto Speranza, dell’Istruzione Patrizio Bianchi e delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

Lo scopo che ha guidato questa nuova scelta da parte del Governo è quello di investire il più possibile sul Green Pass per evitare nuove chiusure che andrebbero ancora una volta a danneggiare le categorie più colpite dalle restrizioni adottate durante le precedenti fasi dell’emergenza Covid-19, secondo una logica “che punta a valorizzare quello che noi riteniamo lo strumento decisivo di questa fase”, ha dichiarato il ministro Speranza che ha ribadito l’appello a ricorrere alla vaccinazione per andare a chiudere “questa stagione così difficile”.

Per quanto riguarda la scuola, come ha spiegato il ministro Bianchi, è previsto il ritorno sui banchi in presenza, per tutti, così da “assicurare il valore della scuola come comunità”. Per poter far questo, il decreto legge prevede l’obbligo di certificazione verde per docenti e personale per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Provvedimento valido anche per le università, dove il Green Pass è richiesto, in questo caso, anche agli studenti.

Permane l’obbligo di mascherina, tranne che per i bambini al di sotto dei 6 anni e durante lo svolgimento delle attività sportive, mentre toccherà al Commissario per l’emergenza, il generale Francesco Figliuolo, predisporre un piano di screening della popolazione scolastica. Nel frattempo un protocollo di intesa stipulato tra Figliuolo, il ministro Speranza e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite ha stabilito un prezzo calmierato per i tamponi rapidi da effettuare nelle farmacie, a 8 euro per la fascia 12-18 anni e 15 per tutti gli altri.

Una novità importante va invece a interessare la possibilità di chiusura delle scuole e del conseguente ricorso alla didattica a distanza: Regioni e Comuni potranno prendere questo provvedimento solo come deroga, relativamente a singoli istituti o aree specifiche ed esclusivamente in zona arancione o rossa o in caso di focolai o rischi elevati di contagio.

L’altro ambito importante al quale è stato esteso l’obbligo di Green Pass, come dicevamo, è quello legato ai mezzi di trasporto. Il decreto legge che entrerà in vigore da settembre andrà a interessare esclusivamente i mezzi a lunga percorrenza, ovvero: voli aerei; navi e traghetti per il trasporto interregionale; treni passeggeri come Intercity, Intercity Notte e alta velocità; autobus che collegano fra loro più di due regioni e quelli adibiti a noleggio con conducente (tranne che per quelli impiegati nei servizi aggiuntivi, ad esempio per le scuole).

Non è interessato dal provvedimento il trasporto pubblico locale per il quale, come ha spiegato il ministro Giovannini, già da aprile il Governo è al lavoro con Regioni, Province e Comuni per cercare di assicurare trasporti adeguati alla necessità di chi frequenta le scuole e di chi lavora. Dal Comitato tecnico scientifico, sempre ieri, è arrivata l’indicazione di mantenere il tasso di riempimento dei mezzi all’80% non solo in zona bianca, ma anche in zona gialla.

Durante la conferenza stampa è stato anche anticipato che, per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale, il periodo di quarantena in caso di contatto con un caso positivo scenderà da dieci a sette giorni.

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