Luino | 27 Luglio 2021

Escursioni, divertimento e riflessioni: le due settimane in Valtellina dei ragazzi dell’oratorio di Luino

Circa 200, dai più piccoli ai più grandi, hanno vissuto l’esperienza della vacanza in montagna accompagnati da don Giuseppe e dagli educatori. Ecco com’è andata

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Due settimane sulle montagne della Valtellina, tra escursioni sulla neve, nottate in rifugio e momenti di divertimento, ma anche di riflessione: un’esperienza che ha coinvolto circa duecento tra bambini e ragazzi dell’oratorio San Luigi di Luino e che si è conclusa domenica 26 luglio.

Accompagnati da don Giuseppe Cadonà, dagli educatori e da una decina di adulti, prima i più piccoli – circa 160, che frequentano elementari e medie – e poi una cinquantina di adolescenti e giovani, hanno trascorso una settimana per gruppo a Santa Caterina Valfurva, vivendo in un albergo in autogestione.

Una vacanza partita in tutta sicurezza grazie alle vaccinazioni effettuate dagli educatori e ai tamponi effettuati con il supporto della Croce Rossa di Luino e Valli e della farmacia comunale, per permettere a tutti i partecipanti di sentirsi il più al sicuro possibile all’interno della “bolla”. Una bolla che non è stata tale solamente in funzione del Covid-19, ma che ha saputo anche abbracciare i ragazzi regalando loro la possibilità di ritrovarsi insieme dopo un anno scolastico difficile, di riallacciare i legami della socialità e di poter andare alla scoperta di luoghi ed esperienze nuove.

Le passeggiate fra i monti, i giochi e le serate organizzate con tanto di “cena con delitto” hanno lasciato spazio anche a diversi momenti dedicati alla riflessione e alla preghiera: seguendo il tema della vacanza, basato sul film Mio fratello rincorre i dinosauri, grandi e piccoli hanno saputo confrontarsi con se stessi e con gli altri sui temi del coraggio, della fiducia, della fragilità e della crescita senza risparmiarsi anche qualche istante di commozione. Il tutto senza avere i cellulari a portata di mano (se non per qualche foto-ricordo): un bel “digital detox” che, dopo mesi di didattica a distanza e incontri forzati dietro agli schermi, non poteva che risultare benefico.

“Si sono messi tutti in gioco. Sono contenti, felici ed emozionati”, ci hanno infatti raccontato alcuni degli educatori, ma anche fra le persone che si sono occupate di cucinare per tutti non è mancato un briciolo di emozione: “Siamo partiti senza conoscerci o conoscendoci poco, ma pian piano il rapporto è cresciuto ed è nato un grande spirito di amicizia. Non avendo qui le loro famiglie, abbiamo in qualche modo colmato questa mancanza da parte dei ragazzi, siamo diventati un punto di riferimento per loro. Sebbene fossimo al lavoro dalle 6 e mezzo del mattino alle 22, non abbiamo mai sentito la fatica. Siamo stati una grande famiglia”.

Sentimenti condivisi e confermati anche dagli stessi ragazzi: molti di loro, infatti, sono rientrati dalla Valtellina così entusiasti che si dicono già pronti a ripetere l’esperienza e non vedono l’ora della prossima estate.

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