La linea della condivisione dell’impegno economico per mantenere in attività l’ufficio del Giudice di Pace di Luino, sembra aver prevalso fino a convincere le amministrazioni comunali dell’alto Varesotto.
E’ quanto si apprende da una lettera che Simone Castoldi, presidente della Comunità montana Valli del Verbano – ente che a sua volta partecipa alla copertura di una parte delle spese relative alla struttura – ha scritto al presidente del Tribunale di Varese, al fine di rendere nota la volontà dei Comuni del territorio di riunirsi, tramite consorzio, per coprire le spese di gestione e del personale.
Spese fino ad oggi in capo al Comune di Luino, nonostante il distretto di competenza dell’ufficio interessi ben ventiquattro paesi del nord Verbano: da qui la scelta di condividere le spese, già suggerita nei mesi scorsi sia dall’ex sindaco Andrea Pellicini (che sul tema aveva anche lanciato l’idea di una raccolta firme) che dall’attuale vice sindaco Antonella Sonnessa, la quale aveva inoltre suggerito di valutare l’apertura di un apposito “sportello di prossimità”, per il trasferimento di singole competenze e servizi, ora accentrati a Varese.
Ed è su questa seconda proposta che si concentrerà l’impegno di Comunità montana e dei Comuni del territorio, come si apprende dalla lettera firmata da Simone Castoldi. “La risposta delle amministrazioni è stata positiva, anche nell’ottica di dotare gli uffici giudiziari di Luino dei cosiddetti uffici di prossimità, proposti recentemente da un progetto della Regione Lombardia, cofinanziato da Fondo Sociale Europeo – scrive il presidente di Comunità montana – al fine di potenziare il servizio soprattutto di volontaria giurisdizione diretto alle fasce deboli, decongestionando l’accesso al Tribunale di Varese nell’interesse di tutti”.
Sarà dunque un bando regionale a sbloccare la situazione e a consentire alle amministrazioni locali di adottare la migliore soluzione per tutelare l’attività del giudice di prossimità. “Il Comune di Luino, quale capofila del Piano di Zona, presenterà l’adesione per l’attivazione degli Uffici di Prossimità proprio presso la sede dell’ufficio del Giudice di Pace – sottolinea in conclusione Castoldi – che diventerebbe un centro di informazioni e consulenze sugli istituti di protezione giuridica, in modo da ridurre sensibilmente le difficoltà e i tempi di spostamento”.
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