E’ nei luoghi e nei paesaggi cari, che uniti disegnano la rotta del viaggio chiamato vita, la chiave di lettura del nuovo brano di Kostel Pastore.
Il cantante luinese che lo scorso novembre aveva condiviso con gli ascoltatori un’intima riflessione sulla ricerca dell’amore, aggiunge un nuovo tassello a quel percorso introspettivo che lo ha visto fortemente provato dagli eventi legati alla pandemia e alle sue più profonde conseguenze, riassunte nell’isolamento e nell’angoscia di una quotidianità sospesa, sottratta e non ancora restituita.
Anche per questo la musica interviene a disegnare scenari alternativi e a suggerire un senso diverso dalla desolazione che ha accomunato la percezione di tante persone durante i mesi più difficili della pandemia. “In questo brano c’è il torpore portato dall’autunno – spiega l’artista -, il mutamento e dunque l’inverno, che ci porta ad oggi. Se poi vogliamo trovare un’analogia con questo periodo e con le fasi della vita, c’è il tema del letargo in contrasto con la voglia di uscire, di respirare la libertà, con l’augurio che la spensieratezza, i sogni e la speranza che albergano nei più piccoli, possano accompagnarci”.
Di seguito il brano e il video della canzone.
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