Varese | 21 Dicembre 2020

AlpTransit, l’appello dei vigili del fuoco: “Più sicurezza sulla linea Gallarate-Luino-Zenna”

La segreteria provinciale FNS-Cisl: “Chiesto un mezzo bimodale, ma alle promesse non sono seguiti fatti concreti. In attesa di una soluzione che tarda ad arrivare”

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Quello di AlpTransit è un tema attorno al quale sono molte le discussioni in essere ormai da mesi e anni, sulle quali si concentrano diverse realtà del territorio coinvolto da questa “rivoluzione ferroviaria”. A intervenire, oggi, lunedì 21 dicembre, è la segreteria provinciale del sindacato FNS-Cisl dei vigili del fuoco che ricorda come già nel 2016 avesse acceso i riflettori sulla sicurezza della linea ferroviaria Gallarate-Luino-Zenna.

“Vista la particolare conformazione del territorio e il totale riassetto dell’infrastruttura ferroviaria, divenuta asse strategico per AlpTransit, si è venuto a creare un serio problema per quanto concerne un eventuale intervento dei vigili del fuoco per incidenti su rotaia”, spiega la sigla sindacale: “Mentre per far consentire il transito di un importate numero di convogli sono stati investiti milioni di euro, per quanto concerne le dotazioni agli operatori chiamati ad intervenire per un eventuale incidente tutto è rimasto congelato”.

All’epoca, come rammentano i vigili del fuoco, la vicenda fece scalpore. L’allora sindaco di Luino – Comune più importante sulla tratta – Andrea Pellicini “si spese chiedendo urgentemente un tavolo di confronto. Ne uscirono varie discussioni e tutte le parti (politiche e non) furono concordi con quanto da noi evidenziato. Finalmente dopo varie discussioni la Regione Lombardia decise di colmare questa lacuna e la Dott.ssa Brianza nel luglio del 2019 dichiarò che: ‘Proprio per queste caratteristiche e per l’incremento dei treni in transito si è reso necessario fare in modo che eventuali soccorsi possano raggiungere rapidamente tutte le zone. Attraverso questo provvedimento dotiamo i soccorritori di un mezzo duttile che può spostarsi sia su gomma che su rotaia, di modo da poter raggiungere con tempestività ed efficacia le zone colpite da calamità e le persone da soccorrere’. Promesse che purtroppo ad oggi (a più di un anno e mezzo) non sono state seguite da fatti concreti”.

Dal sindacato FNS-Cisl aggiungono che lo scorso luglio, in seguito a un intervento di soccorso effettuato sulla linea ferroviaria, è stata inoltrata una missiva ai vertici regionali “chiedendo lumi sulle tempistiche per la fornitura del mezzo bimodale, ma ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta. Mentre nella provincia di Varese – proseguono – vengono annunciati sottopassi ed eliminazioni di passaggi a livello, nella vicina Confederazione Elvetica vengono continuamente e costantemente investite ingentissime risorse economiche per la sicurezza. Di fatto i pompieri oltre confine hanno a disposizione ben 16 treni da soccorso e salvataggio oltre una moltitudine di mezzi stradali. Noi siamo ancora in attesa di un solo veicolo promesso e mai acquistato”.

“Capiamo sicuramente che la pandemia in corso ha creato problematiche importanti, ma i convogli merci continuano a percorrere il nostro territorio col loro carico pericoloso, sia per i soccorritori che i cittadini dell’alta provincia. Siamo in attesa di una soluzione concreta che tarda ad arrivare”, concludono i vigili del fuoco.

Il tema è stato ricordato anche pochi giorni fa nella lettera con cui Valeria Squitieri ha annunciato la sua rinuncia al ruolo di presidentessa del comitato “Bocciamo AlpTransit” per portare avanti il suo impegno all’interno dell’amministrazione comunale luinese.

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