Varese | 6 Novembre 2020

Covid, per potenziare il tracciamento si passa dal cellulare

"SMS Coronavirus" è il nuovo servizio lanciato da ATS Insubria per gestire la quarantena, rafforzare il contact tracing e prenotare i tamponi. Ecco come funziona

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Gli oltre centocinquanta operatori impiegati da ATS Insubria per organizzare e monitorare l’attività di tracciamento del Covid si sono rivelati insufficienti per garantire una gestione ottimale del servizio (qui una testimonianza proveniente dal Luinese).

L’ente è dunque corso ai ripari, considerata la fondamentale funzione, a livello di prevenzione e lotta al virus, svolta dall’intero meccanismo. Lo ha fatto mettendo a punto un servizio già lanciato con esiti soddisfacenti, ma rispetto al quale è bene mettere in evidenza alcuni punti relativi al suo funzionamento e alla sicurezza che garantisce.

In altre parole, hanno spiegato da ATS in una conferenza che si è tenuta nella mattinata di oggi, c’è il timore che molte persone possano scambiare per una truffa il nuovo canale di tracciamento, chiudendo la linea di comunicazione che serve per arrivare alla prenotazione dei tamponi.

Il servizio è denominato “SMS Coronavirus“. Il suo funzionamento è semplice ed intuitivo: le persone risultate positive vengono raggiunte da un messaggio sul proprio telefono cellulare. L’sms contiene un link che apre ad un questionario con cui ATS acquisisce informazioni quali la posizione del soggetto (a casa, ricoverato in ospedale, in rsa), la presenza di sintomi, il tipo di professione svolta.

Esaurita l’inchiesta, il sistema fornisce all’utente una serie di documenti molto importanti per gestire la quarantena, per capire quando e come rientrare al lavoro ma anche e soprattutto per favorire il tracciamento, inserendo i nominativi dei familiari (sarà il sistema a far capire quali persone della propria cerchia di contatti sono a rischio), che a loro volta riceveranno un sms per confermare identità e posizione.

“Tutti i cittadini del territorio devono conoscere questo servizio e capire come utilizzarlo – ha specificato la dottoressa Elena Tettamanzi, responsabile Epidemiologia, Medicina ambientale e Flussi informativi di ATS Insubria -. Temiamo che molti possano considerarlo una truffa. Questo non deve succedere, perché tutta la trafila dell’inchiesta, che inizia con il contatto via sms, conduce direttamente alla prenotazione del tampone superato il decimo giorno di isolamento“.

Questa modalità, è bene specificarlo, non sostituirà quelle “tradizionali” di interazione con i contagiati (in primo luogo la telefonata) ma offre un mezzo aggiuntivo, come detto, per stare al passo con l’evoluzione del contagio, intercettandone i movimenti. I primi giorni di sperimentazione hanno fornito un riscontro incoraggiante: il 70% di coloro che hanno ricevuto il messaggio da ATS, ha dato risposta.

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