Luino | 4 Novembre 2020

Luino, Commissione Bilancio: gli ex presidenti del Consiglio comunale criticano la maggioranza

Dura nota stampa da parte di Davide Cataldo, Alessandro Franzetti e Alessandro Casali, dopo l'elezione a presidente della Commissione Bilancio di Luglio. "Si dimetta"

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“Siamo increduli e delusi. Il giorno 3 novembre la cittadinanza ha potuto assistere in streaming a una seduta della Commissione Bilancio e Affari Generali, la prima del mandato della nuova maggioranza, seduta che definire imbarazzante è poco. Nel giro di appena 12 minuti – tempo di durata dell’intera commissione – il Presidente del Consiglio Comunale Fabrizio Luglio ha insediato la commissione, si è auto-proposto come Presidente della commissione stessa e subito dopo, da solo, si è auto-votato e auto-eletto, in quanto rappresentate dei dodici voti della maggioranza consigliare”.

Dura nota stampa inviata alla redazione questa mattina da parte di tre ex presidenti del Consiglio Comunale di Luino, Davide Cataldo, dal 2015 al 2020, Alessandro Franzetti, nel 2015, e Alessandro Casali dal 2010 al 2015. “Nelle prime sedute di Consiglio abbiamo evitato di contestare troppo e di richiamare l’attenzione della cittadinanza sui primi scivoloni di questa maggioranza perché ritenevamo normale che la nuova amministrazione potesse peccare un po’ di inesperienza, tuttavia quando vediamo in casi come questo le istituzioni della Città messe in ridicolo non possiamo più esimerci dall’intervenire”.

“Il Presidente del Consiglio ha tra i sui compiti, attribuiti dallo Statuto e dal regolamento dell’assemblea, quelli di convocare le commissioni e presiederle la prima volta, fino all’elezione di ogni singolo presidente – continuano Cataldo, Franzetti e Casali -; il Presidente della Commissione ha il compito di convocare le sedute e di fissarne l’ordine del giorno, di dirigere e coordinare i lavori della rispettiva Commissione e di mantenere i rapporti istituzionali con gli altri organi comunali tra cui il Presidente del Consiglio stesso. Il Presidente della Commissione ha anche la facoltà di intervenire in Consiglio comunale allo scopo di esporre le posizioni assunte dalla Commissione”.

“Le commissioni esprimono di propria iniziativa pareri e proposte su materie e argomenti che ritengono di particolare interesse cittadino, segnalandoli al Presidente del Consiglio comunale che deciderà poi sulle ulteriori procedure di competenza assembleare – proseguono ancora i tre ex presidenti -; le commissioni devono esprimere, su richiesta del Presidente del Consiglio comunale, pareri preliminari di natura non vincolante su questioni di interesse comunale. Qualora una proposta di deliberazione riguardi una materia di competenza di più commissioni o ne sia dubbia o controversa l’attribuzione, è compito del Presidente del Consiglio comunale decidere e assegnare l’esame alla commissione che reputa competente o a più commissioni, o una commissione congiunta. Le Commissioni esprimono i propri pareri entro il limite di volta in volta concordato con il Presidente del Consiglio comunale”.

“Queste sono solo alcune disposizioni contenute nel Regolamento del Consiglio Comunale e nello Statuto che possono facilmente far capire anche ad amministratori pubblici di poca esperienza come sovrapporre i ruoli di Presidente del Consiglio, di Commissario e di Presidente di commissione sia una cosa assolutamente da evitare proprio per consentire il buon andamento dei lavori consigliari; se anche leggendo queste disposizioni ci fossero stati ancora dei dubbi ci siamo resi più volte disponibili a collaborare rispondendo a qualsiasi dubbio, avanzando consigli per il bene della Città”, dichiarano ulteriormente.

“Invece, dopo oltre un decennio di proficuo e onorabile lavoro della Presidenza del Consiglio della Città – affermano ancora -, dobbiamo assistere a questo rapido smantellamento delle funzioni di questo importante ufficio, il tutto aggravato dal fatto che queste azioni vengono intraprese dall’attuale maggioranza col sorriso sulle labbra, sottovalutando i nostri richiami e l’importanza delle istituzioni, quasi come se gestire la vita dei luinesi attraverso gli organi consigliari fosse un gioco da fare a tempo perso. Non intendiamo permetterlo. Non avere un alto senso delle istituzioni significa non essere all’altezza di amministrare un importante comune capofila come è diventato Luino in questi anni”.

Questa nostra nota congiunta vuol essere l’ultimo tentativo di cominciare una collaborazione fattiva, prima di intraprendere azioni più efficaci; facciamo appello al sindaco Bianchi e al nuovo Presidente del Consiglio affinché decidano di rimettersi subito nella giusta carreggiata. Luglio si dimetta subito da questa sovrapposizione di incarichi, scelga quale compito vuole svolgere all’interno del municipio e si impegni al massimo per svolgere bene quello: se avrà il coraggio di riconoscere l’importanza delle istituzioni luinesi troverà certamente in noi un’opposizione costruttiva e anche il valido supporto della nostra esperienza”, concludono Casali, Cataldo e Franzetti.

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