Luino | 7 Settembre 2020

Lavori ai viadotti tra Luino e Maccagno, Federazione Verdi Varese: “No agli sversamenti nel lago”

I co-portavoce: "Informare i cittadini e completare lavori senza danneggiare ambiente". Il 9 Conferenza di servizi con Provincia e altri enti, tra cui ASD alto Verbano

Una struttura di sostegno su un tratto di strada verso Colmegna, il sindaco scrive ad Anas
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Non si placa la preoccupazione da parte di enti locali, associazioni e di alcuni dei candidati alle prossime elezioni amministrative sul tema del rischio sversamenti nel Lago Maggiore che potrebbe avvenire a causa dei lavori in corso sulla SS394 tra Luino e Maccagno: a quanto emerso circa un mese fa, infatti, Anas ha previsto di effettuare la realizzazione di un bypass fognario nella zona di Colmegna attraverso il quale dovrebbero essere riversati liquami nelle acque del Verbano per almeno una settimana.

Anche in seguito ai vari interventi a mezzo stampa del sindaco uscente Andrea Pellicini, dei candidati sindaci Franco Compagnoni ed Enrico Bianchi, oltre che dell’Associazione Sportiva Pescatori Alto Verbano, è stata fissata per il 9 settembre una Conferenza di servizi che si svolgerà in modalità telematica alla quale la Provincia di Varese ha convocato, oltre a Comune di Luino, Autorità di Bacino, Arpa, ATS Insubria, Regione Lombardia, Anas e Alfa, anche l’ASD alto Verbano.

Proprio quest’ultima, che si è espressa con molto vigore sull’argomento – minacciando addirittura di segnalare il problema anche alla stampa estera, nel caso in cui si dovesse procedere con gli sversamenti – ha incontrato l’appoggio della Federazione dei Verdi della Provincia di Varese che le ha riconosciuto come, da subito, abbia “iniziato a tempestare gli Enti preposti con quesiti e sollecitazioni, con lo scopo di comprendere quale sia realmente l’entità del fenomeno e richiamare gli amministratori della cosa pubblica a realizzare interventi che non concorrano a compromettere la salubrità delle acque del Lago. I pescatori sono inoltre mossi dalla necessità di preservare le decine di migliaia di avannotti di specie autoctone di trote, allevati dai volontari nell’incubatore di Maccagno e rilasciati in tutto l’alto Verbano sia sulla sponda del lago che nei fiumi e nei torrenti presenti”.

I Verdi, inoltre, puntano il dito anche sulle prossime amministrative, sottolineando come non sia possibile “soprassedere su un tema così importante e che il futuro nuovo sindaco potrà trovarsi un problema non irrilevante da gestire e non potrà certo dire di non esserne a conoscenza”.

In attesa di conoscere l’esito della Conferenza di Servizi, “con l’auspicio che non si sversi neanche un litro di rifiuti fognari nel lago e nei torrenti circostanti l’area dei lavori”, i co-portavoce della Federazione provinciale dei Verdi-Europa Verde, Massimiliano Balestrero e Maurizia Punginelli, hanno voluto portare all’attenzione dei cittadini e degli enti coinvolti nella decisione alcune considerazioni: “Esiste un dovere di informazione nei confronti dei cittadini che deve essere rispettato e garantito. A maggior ragione su ambiti che possono riguardare la salute e l’ambiente, entrambi beni comuni globali. Era auspicabile che le informazioni sull’argomento non arrivassero dalla cronaca giornalistica, fosse anche in tempo di Covid. Dalle poche informazioni disponibili non sembrerebbe possibile un’alternativa allo sversamento a lago. Riteniamo che ciò sia profondamente sbagliato. Evitare l’inquinamento deve essere un assunto invalicabile e non certo una ipotesi da considerare tra le soluzioni possibili. Questo denota un profondo scollamento tra pensiero, azione e valori. Questi ultimi non devono essere mai messi in secondo piano rispetto a costi o tempi di realizzazione”.

In tal senso, quindi, i due portavoce auspicano che l’imminente Conferenza del 9 settembre sia risolutiva e che venga ritenuto possibile realizzare ciò che occorre per il rapido completamento del progetto in questione – la cui conclusione è prevista ora per maggio 2021 – senza danneggiare l’equilibrio ambientale sul quale tutte le amministrazioni sono già impegnate.

Concludendo, entrambi sottolineano come sia “necessaria una vera modifica nel modo di pensare da parte di tutti. La tutela dell’ambiente deve diventare un assunto imprescindibile, da non mettere mai più in discussione. E le decisioni devono essere prese con coscienza, rispettando questo presupposto”.

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