Laveno Mombello | 11 Agosto 2020

Elezioni a Laveno, la parola ai commercianti: “Chiediamo un cambiamento alla nuova amministrazione”

Gli esercenti locali si rivolgono ai due candidati sindaci esprimendo la necessità di un rilancio vero dopo il Covid: strategie, turismo, sicurezza e viabilità

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Definiti i candidati che saranno protagonisti della sfida a due per guidare Laveno Mombello durante i prossimi cinque anni – Paola Bevilacqua, attuale vicesindaco, per il centrosinistra, Andrea Trezzi per il centrodestra -, i primi spunti di riflessione sulla città del futuro non arrivano dalle due liste ma, sorprendentemente, dalla comunità.

Da chi a Laveno lavora e possiede un’attività, ad essere precisi; da chi, rivolgendosi ad entrambe le compagini in corsa, invoca un cambiamento nei confronti dei commercianti, partendo da due criticità evidenziate attraverso le pagine del quotidiano La Prealpina, che con Fabio Simonelli ha raccolto pareri e stati d’animo tra le vie del paese lacustre, a poco più di un mese dall’appuntamento con il voto per le Amministrative.

Il primo aspetto è posto all’attenzione degli aspiranti sindaci dai gestori di una pasticceria di via Labiena, i quali auspicano l’inserimento di un piano turistico – che vanti delle ambizioni e delle strategie concrete per attirare e coinvolgere i turisti, sfruttando potenzialità inespresse – nel programma elettorale. La seconda osservazione arriva invece dai proprietari di un bar di piazza Matteotti, che lamentano scarsità di tutele e troppe complicazioni per ottenere i permessi.

L’estate del Covid per i commercianti lavenesi è irrimediabilmente segnata dall’annullamento dell’appuntamento clou, quello tradizionalmente messo in calendario per la giornata di Ferragosto con i fuochi d’artificio, il che ha sicuramente influito sull’umore e sulle prospettive di chi ha scelto di investire nel paese per guadagnarsi da vivere, e che è stato messo alle strette dalle dure conseguenze economiche del Covid.

Sempre in rapporto alla pandemia e ai due durissimi mesi di lockdown, è però innegabile – come lo stesso quotidiano sottolinea – l’impegno dell’amministrazione a favore dei suoi commercianti, nel tentativo di attutire il colpo, a cominciare dalla concessione gratuita degli spazi all’aperto, nonostante le successive tensioni legate alla “movida locale” e all’atteggiamento troppo indisciplinato di certi giovani, insofferenti alla mascherina e al distanziamenti sociale.

Dal centro città c’è chi chiede qualcosa di simile ad una piccola rivoluzione in termini di viabilità, che coinvolga in un processo di pedonalizzazione “oltre a piazza Matteotti, oggi parcheggio, in futuro vietata alle auto, anche il primo tratto di via Labiena”. Dalla viabilità alla sicurezza stradale il collegamento è pressoché immediato, ed altri esercenti passano quindi alla richiesta di rivalutare le strisce pedonali “all’altezza dello spartitraffico all’imbocco di via Roma”, considerate troppo vicine alla curva.

La varietà delle osservazioni captate dal quotidiano è indice di uno stato d’animo piuttosto chiaro e connesso all’esigenza di rilancio condivisa da chi, dopo il periodo più buio dell’emergenza sanitaria e a conclusione di un ciclo politico, sogna il rilancio e non è più disposto ad aspettare.

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