Luino | 4 Agosto 2020

Luino, elezioni: “Compagnoni sinonimo di garanzia. Alla Lega la responsabilità della rottura”

Il presidente del circolo territoriale di FdI, Mario Contini, commenta la scelta di puntare sul medico dopo il distacco dagli alleati: "Difenderemo il nostro ospedale"

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Abbiamo candidato il dottor Franco Compagnoni perché è una persona che nella sua vita si è sempre spesa per gli altri, nella professione come nella cosa pubblica, in Comune e in Comunità montana”.

Inizia così la nota firmata da Mario Contini, presidente del circolo luinese di Fratelli d’Italia, in cui sono contenute le motivazioni che hanno condotto alla scelta di Compagnoni come capolista, in un progetto condiviso con l’altra componente del centrodestra, Forza Italia, per le elezioni amministrative del prossimo 20 settembre. Nota che giunge a poco meno di due settimane dalle prime indiscrezioni e poi dall’ufficializzazione dell’investitura per l’attuale capogruppo di minoranza de “L’Altra Luino”, già vicesindaco durante il primo mandato di Andrea Pellicini, fino al gennaio 2015, momento in cui dopo aver espresso critiche all’amministrazione, a mezzo stampa, gli erano state revocate le deleghe da assessore.

Franco è un medico molto popolare – prosegue Contini nella nota -, scrupoloso e appassionato, che ha curato e aiutato molte persone, diventando un simbolo e un punto di riferimento per l’ospedale di Luino. Tra i punti più importanti del nostro programma ci sarà proprio la difesa del nosocomio. Con Compagnoni l’impegno in tal senso sarà una garanzia. Lui ha sempre vissuto per i suoi malati e per l’ospedale. E quindi farà bene”.

Nei giorni scorsi anche la terza componente dell’ormai ex coalizione, almeno per quanto concerne gli equilibri sul territorio lacustre, la Lega rappresentata da Davide Cataldo e Alessandro Casali, ha ribadito e reso definitiva la candidatura di quest’ultimo alla guida della città, per raccogliere l’eredità del lavoro svolto negli ultimi dieci anni accanto al sindaco uscente, nonostante la recente rottura e il rammarico per come le trattative tra le parti si sono concluse dopo lunghe settimane di dialogo – ma anche di scontro – per la definizione dei ruoli e di una linea comune da seguire.

“Sono profondamente convinto che la cosa pubblica debba essere amministrata da chi nella vita si è distinto nel lavoro – sottolinea in conclusione Contini nel ribadire le ragioni della scelta di puntare sul cardiologo luinese per la corsa a palazzo Serbelloni -. Chi si impegna ed eccelle nel lavoro rappresenta sempre una garanzia. Per il resto, non voglio fare polemica con i nostri ex alleati della Lega. Hanno deciso di andare da soli e si sono assunti la responsabilità della rottura. Guardiamo avanti”.

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