Luino | 27 Giugno 2020

Rotary Laveno-Luino e Alto Verbano: si chiude un anno sociale ricco di soddisfazioni

Numerosi gli obiettivi raggiunti, dalla realtà locale alle missioni internazionali, fino ai nuovi gemellaggi. Rossi: "Grande impegno nonostante il Covid"

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L’emergenza Covid non ha fermato la missione del Rotary Club Laveno – Luino Alto Verbano per il 2019-2020, un anno sociale che verrà certamente ricordato non solo per la straordinarietà del contesto in cui l’associazione ha operato – la pandemia ha sconvolto anche le dinamiche legate alle attività di beneficenza – ma anche e soprattutto per l’entità dei traguardi raggiunti, che avvicinano il club e dunque il territorio ad un riconoscimento di platino, il più rilevante all’interno della struttura Rotary.

Sono tante le iniziative degne di nota andate in porto, tra le quali una speciale menzione non può che andare agli obiettivi cambiati in corso d’opera a causa del coronavirus. “Avevamo avviato un interessante progetto sull’apicoltura – ha spiegato il presidente Alessandro Rossi durante la conferenza di fine anno, convocata questa mattina – ma la pandemia ha sconvolto la nostra tabella di marcia e ci ha messo davanti ad un bivio non calcolato: sostenere l’innovazione o dirottare il nostro impegno economico sulle persone in difficoltà a causa del virus. Non abbiamo avuto dubbi sul da farsi“.

Della donazione di quattro monitor multi parametrici all’ospedale di Luino, grazie al sostegno di privati e al coinvolgimento di soci Rotary, avevamo già parlato alla fine di aprile. Ma il club è sceso in campo anche per venire incontro alle necessità di due tra le zone più martoriate dal Covid (Bergamo e Brescia, incluse nel distretto 2042 della mappa Rotary), investendo inoltre in materiali e dispositivi medici per gli ospedali di Luino e Cittiglio: venti saturimetri, trenta visiere, cinquanta camici usa e getta, quasi tremila guanti e più di duemila mascherine. Per un totale di 12mila euro, con tutti gli equipaggiamenti attualmente in pronta consegna.

Gran parte del lavoro, pre e post emergenza, si è poi svolto oltre i confini del territorio. Il presidente Rossi, grazie alla passione personale per i viaggi, ha portato lo spirito e gli ideali del club in un contesto internazionale di primo piano, la Rotary Convention di Amburgo, favorendo però contestualmente la nascita di due importanti gemellaggi, quello con un Rotary Club della Romania e con il club Milano Digital, “la cui collaborazione – ha spiegato ancora Rossi – ha condotto alla realizzazione di un evento incredibile, una conviviale online direttamente con il presidente internazionale. Non era mai successo”.

Una ulteriore donazione di 1200 euro ha consentito ad un orfanotrofio in Nepal, la Tashi Orphan School, di garantire per un anno il pagamento dello stipendio e delle spese di un insegnante: il dono più prezioso per circa duecento bambini tibetani rimasti senza famiglia. Un ultimo cenno riguarda la cultura e l’unione di intenti tra Rotary e istituto Rosetum di Besozzo, che ha permesso alla scuola di partecipare al Premio Gavioli International preparando un corto cinematografico. Al Rosetum, nell’ambito della prestigiosa vetrina, è andato il premio per il miglior soggetto (vinto da una allieva con la passione per il pattinaggio) e quello come miglior locandina a livello cinematografico.

Su quaranta obiettivi prefigurati all’apertura dell’anno, quelli certificati alla sua chiusura sono quarantacinque: oltre le aspettative. “Abbiamo operato senza sosta sul territorio, i soci hanno svolto un lavoro immane nonostante tutto quello che è successo negli ultimi mesi”, ha concluso il presidente Rossi nell’incontro mattutino che si è tenuto a Cuveglio, all’interno di quella che è la prima sede ufficiale dell’associazione. Una novità assoluta per la storia del club e l’ennesimo traguardo in questa annata ricca di soddisfazioni.

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