Luino | 11 Giugno 2020

Luino aspetta l’estate mentre torna il degrado nei bagni pubblici della stazione: “Siamo inorriditi”

Rabbia del sindaco e della minoranza dopo l'ennesimo caso segnalato da un gruppo di turisti disabili. Pellicini: "Scuse d'obbligo, ad Rfi chieste più risorse"

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Con la stagione estiva alle porte, torna per l’ennesima volta il problema del decoro dei servizi igienici in stazione a Luino. A segnalarlo, dopo i numerosi appelli dei cittadini e della minoranza (gli ultimi risalgono allo scorso anno, tra maggio e luglio) sono stati questa volta alcuni turisti, giunti a Luino lo scorso weekend con uno dei primi flussi di visitatori registrati dopo la caduta di tutte le restrizioni sugli spostamenti, legate alle misure anti Covid.

Un gruppo di turisti disabili – ha raccontato ieri in assemblea il consigliere di minoranza Pietro Agostinelli, anche a nome dei colleghi Enrica Nogara, Franco Compagnoni e Giovanni Petrotta – raggiunti i locali ha trovato una situazione alquanto disastrosa: bagni sporchi, senza carta igienica, lavandini senza acqua e sapone. Siamo molto amareggiati. Ci stupiamo che una cittadina turistica come Luino non stia attenta a questi particolari”.

Scuse immediate da parte del sindaco Andrea Pellicini, ma anche tanta rabbia per una problematica che, nonostante la premura e i continui solleciti rivolti alle strutture di competenza, pare impossibile da risolvere. “Ogni volta mi preoccupo perché la situazione sia decorosa – ha risposto Pellicini durante il Consiglio comunale di ieri sera – ma evidentemente non riesco a far passare il messaggio. Il 30 giugno scadrà l’appalto per la gestione dei bagni, ho già chiesto che vengano inserite più risorse. E’ inutile parlare di turismo se questo servizio non viene mantenuto. Questo ennesimo episodio è una vergogna, mi fa inorridire“.

Il disagio vissuto dai turisti ha raggiunto anche i gruppi Facebook della città lacustre, con un post diventato virale tra i luinesi. Sul punto, durante il dibattito di ieri, l’assessore Alessandra Miglio ha specificato che Rfi (responsabile per i servizi della stazione), interverrà la prossima settimana, e ha poi portato in primo piano un’ulteriore criticità.

Nei bagni pubblici non c’è corrente – ha spiegato l’assessore – ma si tratta di un guasto che noi da soli non possiamo risolvere. Il nostro appalto scade a fine mese, ho chiesto che nel prossimo vengano inseriti strumenti per un migliore controllo dell’attività della ditta incaricata di mantenere la pulizia. Non è solo una questione di soldi – ha ribadito Miglio – ma anche di metodologia e attenzione“.

Dal consigliere Agostinelli, che ha ricordato la lunga serie di precedenti, con i primi casi di incuria e degrado che risalgono addirittura al 2010 (e con la riqualifica portata a compimento nel dicembre 2015), una riflessione conclusiva e diversi interrogativi: “Che biglietto da visita è per il nostro territorio, per il turismo, per il lago e per il mercato? Esiste o no un appalto affidato ad una società che dovrebbe essere fatto rispettare, visto che è pagato con i soldi pubblici? Questo appalto scadrà a fine mese, come ha intenzione di procedere la giunta per far in modo che non rimangano sporchi per il futuro? Non è possibile rintracciare coloro che sono pagati per svolgere questi lavori ed esigere che facciano quanto scritto negli accordi?”.

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