Varese | 9 Giugno 2020

Maltempo, il 92% dei Comuni in provincia di Varese è a rischio frane o alluvioni

Coldiretti: “Su un territorio più fragile si abbattono con maggior violenza le precipitazioni intense e improvvise, che causano gravi danni alle campagne”

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In provincia di Varese i comuni con potenziale rischio idrogeologico medio alto sono oltre il 92%: una percentuale altissima, molto al di sopra della già alta media lombarda (dove i comuni che soffrono tale rischio sono pari all’84,4% del totale). È quanto afferma Coldiretti Varese, in base a un’analisi su dati Ispra, in occasione dell’ondata di maltempo che in questi giorni interessa il territorio prealpino e, con esso, tutta la fascia pedemontana: pesanti inversioni termiche, fenomeni alluvionali, smottamenti e grandine stanno flagellando il territorio da giorni, provocando disagi all’intera collettività.

Su un territorio più fragile – sottolinea la Coldiretti provinciale – si abbattono con maggior violenza precipitazioni sempre più intense e improvvise, che causano gravi danni alle campagne, ai centri abitati e all’ambiente. Secondo un monitoraggio della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (ESWD), in Italia il mese di giugno è stato segnato finora da 48 eventi estremi tra violenti temporali, grandine e bufere di vento, quattro volte superiori allo stesso periodo dello scorso anno (+336%).

L’agricoltura è investita direttamente dal problema: “Purtroppo siamo in balìa degli effetti legati ai cambiamenti climatici – sottolinea il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori – dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma. La tendenza alla tropicalizzazione si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente e sfasamenti stagionali, rendendo pressochè impossibile un’adeguata programmazione della stagione colturale. Le imprese agricole, molto più che in passate, non hanno più la certezza di poter raccogliere i frutti del loro lavoro, dal taglio del fieno – che risulta in molti casi compromesso dopo le piogge di questi giorni – alla produzione di orticole, che in questa stagione si trovano sotto costante minaccia della grandine, come pure i vigneti”. A ciò si aggiungono i disagi per gli effetti delle intense precipitazioni che hanno riversato veri e propri muri d’acqua sulle strade poderali, rendendole inservibili.

Intanto, le intense precipitazioni degli ultimi giorni hanno fatto innalzare il fiume Po di quasi 1,5 metri in un solo giorno a Boretto ma il maltempo senza tregua ha gonfiato anche i grandi laghi come il Maggiore che a Sesto Calende ha raggiunto un grado di riempimento del 114% e quello di Como dell’87%.

Gli effetti del maltempo risultano particolarmente evidenti nella fascia prealpina, più soggetta a ripetuti sbalzi termici e dove l’aria fredda proveniente dalle Alpi incontra per prima quella, al contrario molto calda, che sale dalla vicina pianura: in tutto, l’Italia ha subito perdite legate agli effetti del maltempo per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

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