Luino | 21 Novembre 2019

Luino, lavori sulla statale 394: arriva una “mega rotonda” oltre confine per limitare gli ingorghi

Prevista a breve anche una simulazione per modificare la durata dei semafori. A Palazzo Verbania le istituzioni fanno il punto dopo un mese di chiusura parziale

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E’ trascorso un mese dall’inizio della complessa opera di manutenzione dei viadotti che si trovano lungo la strada statale 394, tra Luino e Colmegna, e nella giornata di oggi addetti ai lavori e istituzioni – sia per il versante italiano che per quello svizzero – si sono riuniti presso la sala conferenze di Palazzo Verbania per fare il punto della situazione.

Mettendo a fuoco le prime impressioni raccolte, da sindaci e utenti dell’arteria che collega l’alto Varesotto e il Ticino, appaiono due scenari. Nel primo si rileva l’assenza di criticità logistiche importanti attorno alle strutture oggetto dell’intervento, grazie soprattutto alle deroghe concesse ai mezzi pesanti, ma nel secondo trovano posto le continue segnalazioni, provenienti dai frontalieri del territorio, in merito alle code mattutine, che negli ultimi giorni hanno avuto origine ancora prima della rotonda dell’Ulivo, quindi in pieno centro luinese.

A questo proposito è fondamentale la fascia oraria durante la quale si verifica il disagio, perché è la stessa che coinvolge la località di Quartino (Gambarogno), dove in prossimità della rotonda della Pergola la situazione pare essersi fatta insostenibile.

Lo ha affermato il sindaco del comune ticinese, Tiziano Ponti, che in sala ha spiegato nel dettaglio ciò che accade, puntualmente, tra le 6.30 e le 8, quando il flusso in arrivo dalla statale 394 a blocchi di settanta-ottanta veicoli, finisce per paralizzare l’area. “Le code si estendono per quattro o cinque chilometri lungo l’asse Locarno-Bellinzona”, ha sottolineato Ponti, prima di introdurre la novità fino a qui più importante dopo le prime settimane di cantiere.

Dal Cantone è infatti partito l’iter per ripristinare nel tratto in oggetto una efficace soluzione già adottata anni fa: una “mega rotonda” che garantirà, entro circa quindici giorni, un innesto più fluido del traffico proveniente da Luino, con corsie aggiuntive e sensi unici di marcia.

Per contrastare l’impatto delle code si pensa nel frattempo anche ad una seconda azione, promossa sempre dal primo cittadino di Gambarogno: modificare di pochi secondi la durata del semaforo verde nei pressi della zona cantiere, per sottrarre unità ai blocchi di auto in ingresso dalla dogana verso la Svizzera. Anche solo dieci secondi potrebbero fare la differenza (un “ciclo di verde” da ottantacinque secondi fa passare circa quaranta macchine, una macchina ogni due secondi), ma il condizionale è d’obbligo. Servirà infatti passare da quello che il segretario di Regio Insubrica, Francesco Quattrini, ha definito “periodo pilota”, ovvero alcuni giorni di sperimentazione e simulazione sui semafori intelligenti (probabilmente già la prossima settimana), per quantificare i benefici.

Gli ingorghi in zona Quartino hanno prodotto disagi e rallentamenti anche sulle tabelle di marcia per le consegne di diverse imprese del territorio, come spiegato da Matteo Toson dell’associazione Industriali Canton Ticino. Un motivo in più sul fronte elvetico per correre celermente ai ripari. Tra i semafori e la nuova rotonda, per un’ulteriore alternativa verso l’alleggerimento del traffico si guarda poi in direzione della linea S30 e del circuito TiLo, anche se l’interazione con le ferrovie, dall’inizio dei lavori indetti da Anas, è stata pressoché nulla.

Pensare ad un ipotetico ritocco degli orari delle tratte è considerato all’unanimità un obiettivo ragionevole, per il quale in sede di riunione il consigliere provinciale con delega alla Viabilità, Marco Magrini, ha dato piena disponibilità, a nome dell’ente, per aprire canali di comunicazione fino a qui rimasti chiusi.

Sarà dunque ancora una volta il dialogo a segnare un cambio di passo, come già avvenuto con il ricorso ai sensori taglia coda, accolti con ottimismo anche a Maccagno, dove l’amministrazione di Fabio Passera – rappresentata questa mattina dal pro sindaco Costanza Guerri e dal consigliere Mara Piazza – ha ringraziato tutti gli attori coinvolti in questa prima fase: Anas, il prefetto Enrico Ricci, le forze dell’ordine locali, l’impresa Civelli e il Comune di Luino (per il quale ha preso la parola l’assessore Dario Sgarbi, ricordando che sarà il ritorno della bella stagione, e l’incremento del traffico portato dai turisti, a testare davvero la tenuta delle misure individuate).

Come ha fatto notare in conclusione il sindaco di Tronzano, Antonio Palmieri, “non tutto il male viene per nuocere. Il cantiere ha portato a livelli di collaborazione con i colleghi svizzeri per certi versi mai visti”.

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