È partito ieri all’Università dell’Insubria, con richieste che hanno superato i sessanta posti disponibili, “Contrastare con successo mobbing e molestie (sessuali e psicologiche) sul luogo di lavoro”, il nuovo corso di alta formazione, organizzato da Scienze della comunicazione in collaborazione con l’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Varese e diretto da Paola Biavaschi.
Tra i docenti ci saranno giuristi, psicologi, pedagogisti e medici dell’ateneo insubre, ma anche delle Università di Torino e di Parma, che per questo progetto produrranno materiale editoriale a supporto della didattica e della diffusione di contenuti che sostengano l’abbattimento delle differenze di genere nel rispetto della parità.
Il corso, che prevede 32 ore di lezione, compresi workshop, è in programma fino al 30 novembre, e ha visto svolgere la sua prima lezione ieri a partire dalle 17 nell’aula 12 del Padiglione Monte Generoso in videoconferenza con Como.
Si è trattato di una lectio magistralis “Educare all’emancipazione” di Barbara Pozzo, titolare della Cattedra Unesco “Uguaglianza di genere e diritti delle donne nella società multiculturale”, nonché direttrice del Dipartimento di Diritto economia e culture e del dottorato di ricerca in “Diritto e scienze umane”. A seguire, alle 19.30, si è tenuta una relazione di Rosi Brandi, caporedattrice del quotidiano la Prealpina, intitolata “Comunicare oltre gli stereotipi”.
Il corso intende fornire una chiave di lettura e di prevenzione efficace dei fenomeni collegati al mobbing e alle molestie di carattere sessuale e psicologico nel mondo del lavoro, dal punto di vista giuridico, economico, sociologico, psicologico e pedagogico.
Spiega Paola Biavaschi: “Le molestie sul luogo di lavoro condizionano ancora pesantemente, in Italia e nel mondo, uno sviluppo sereno e proficuo delle professioni: tali situazioni conducono a ricadute sociali ed economiche dannose da ogni punto di vista, che è opportuno rimuovere in modo efficace in ogni contesto. Questo porterebbe a un notevole rilancio economico, tramite un impiego razionale e intelligente delle risorse lavorative nel pieno rispetto delle differenze di genere, permettendo al nostro Paese di maturare una coscienza inclusiva rispetto a generi e culture differenti”.
Il corso è rivolto a operatori nel mondo sanitario, giuridico, politico, amministrativo, imprenditoriale, educativo, agli studenti universitari e a ogni lavoratore e lavoratrice che voglia approfondire l’argomento.
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